La sanità rischia di diventare nient’altro che una merce di scambio e la salute dei cittadini non può essere materia di propaganda elettorale. Le trattative sono dietro l’angolo, l’attenzione non si focalizza sulle liste d’attesa interminabili negli ospedali, sui macchinari obsoleti o guasti mentre quelli nuovi, acquistati con i fondi Covid, sono inutilizzabili e non collaudati. Potremmo fare milioni di esempi, l’elenco è lungo e i report confermano il collasso del sistema sanitario calabrese.
Ultimamente, tra l’altro, notiamo una scarsa trasparenza nel fornire i dati o dare spiegazioni su alcune delibere che potrebbero sembrare ad hoc per propaganda elettorale. A meno di due settimane dal voto viene pubblicata una delibera dell’Asp di Cosenza che prevede una gara a procedura aperta per la fornitura dei servizi di Contact center in outsourcing. Questa è una delle delibere e delle “manovre” che potrebbero far dubitare sulla oculata gestione della sanità calabrese. Forse, al momento, la scala delle priorità si è spostata verso altri tipi di interessi che si discostano dal diritto alla salute dei cittadini. Soprattutto sul versante ionico il commissario ad acta, Roberto Occhiuto, sembrerebbe focalizzare la sua attenzione.
Molti slogan, poche luci e troppe ombre sembrano caratterizzare la gestione della sanità calabrese. Sarebbe necessario, ad esempio, rendere pubblico l’elenco completo delle assunzioni fatte per la gestione del Call center – Cup dell’Asp di Cosenza; Occhiuto farebbe bene a farsi consegnare questo elenco, potrebbe trovarsi davanti a una sgradita sorpresa notando congiunti e parenti di dirigenti e funzionari dell’Asp di Cosenza. Ora basta, la sanità non può essere utilizzata a fini elettorali: il commissario recuperi e renda pubblico questo elenco per sciogliere ogni dubbio. Nel frattempo, chiederemo ai parlamentari calabresi di fare luce – anche attraverso un’interrogazione – su queste pratiche clientelari e una gestione non proprio trasparente della sanità.
Giuseppe Mazzuca – Presidente Consiglio comunale di Cosenza