Che si sollevi il caso Caracciolo, e solo quello a fronte di decine di immobili acquisiti dal Comune a Rossano e Corigliano, due giorni prima delle elezioni (la vicenda dei bandi Pinqua è vecchia in quanto iniziata nel 2021) e dopo l’ennesima “denuncia “ di un noto “denunciatore a vuoto” (credo sia la quarta contro Stasi), la dice lunga su un maldestro tentativo di inquinare la campagna elettorale.
Una squallida operazione diffamatoria e calunniatrice che sarà perseguita nelle sedi giudiziarie. Che la faccia una Coalizione fatta da soggetti che spesso, loro sì, hanno piegato il governo della città ai loro personali interessi (come provano atti pubblici), non mi meraviglia. Che lo facciano su facebook servi e servette sciocche anch’essi da querelare, non mi sorprende. Che lo faccia una coalizione sulla quale gravano ombre davvero preoccupanti, questo sì mi sorprende. Il buon senso avrebbe dovuto imporre il silenzio.
Ho evitato in questo mese di campagna persecutoria ogni commento tenendo un comportamento consono all’importanza del momento. Ora sono costretto – per impedire che dopo l’acquisto di voti con i biglietti gratuiti per venire a votare, le visite velocizzate, i posti di primariato promessi, ecc. ecc. – continui il tentativo di usare perfino la calunnia per ottenere qualche consenso.
Ho acquisiti gli immobili in tempi non sospetti, ho partecipato – come tanti altri – ad un bando pubblico ormai tre anni addietro, su uno di questi ho perso un finanziamento a fondo perduto DI 200.000 Euro della Regione, arrivato purtroppo dopo la promessa di vendita, ho avuto lo stesso trattamento di tutti gli altri offerenti senza mai interferire minimamente in un procedimento pubblico e trasparente.
IO NON HO NULLA DI CUI PENTIRMI. ALTRI HANNO SCHELETRI DA NASCONDERE E PERCIO’ BUTTANO FUMO NEGLI OCCHI. QUAL FUMO CHE GLI ELETTORE SAPRANNO DIRADARE L’8 ED IL 9 DI QUESTO MESE.
Tonino Caracciolo
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