CORIGLIANO-ROSSANO, 14 giugno 2024 – La conferenza dei servizi per il nuovo tracciato della Statale 106, convocata in un primo momento in data 28 maggio, era stata rinviata al 13 giugno su richiesta della Regione Calabria del 27 maggio, ovvero un giorno prima della riunione. La comunicazione formale di rinvio è giunta agli enti la mattina stessa della riunione, quando i sindaci erano praticamente già in viaggio.
A seguito di questo precedente piuttosto lampante, la richiesta di differimento proposta dal Comune per consentire il termine delle operazioni di scrutinio e la convalida degli eletti, ovvero per consentire alle Istituzioni di partecipare nel pieno delle proprie funzioni e nel rispetto del processo democratico, avrebbe dovuta essere accolta “de plano” tenendo conto che la conferenza dei servizi può tenersi entro 90 giorni dalla convocazione, ovvero entro il 10 luglio.
Il fatto che ANAS, in maniera arbitraria, non abbia inteso differire la data della riunione – tenendo conto della importanza della stessa e della sensibilità del tema – rappresenta un comportamento istituzionalmente inqualificabile e non esclude la volontà di voler esautorare le istituzioni democratiche che rappresentano gli interessi della comunità.
Questa è stata la premessa del parere che ieri, 13 giugno, il Comune di Corigliano-Rossano ha inviato ad Anas in risposta alla riunione della Conferenza dei Servizi per la nuova SS. 106, alla luce del mancato differimento della stessa nonostante sia ancora in corso il conteggio dei voti e l’assegnazione dei seggi.
Vista tale circostanza, il Comune di Corigliano-Rossano, in coerenza con quanto dichiarato nelle scorse settimane ed alla luce di nuovi elementi di carattere tecnico, a seguito di una analisi complessiva delle criticità del tracciato, ha vincolato il proprio parere a 5 prescrizioni.
La prima, quella più importante, riguarda il viadotto di attraversamento dello Scalo di Corigliano, opera migliorativa ottenuta dal sindaco nella fase di interlocuzione dei mesi scorsi rispetto all’attraversamento in rilevat o precedentemente proposto da ANAS.
Tale opera era stata descritta come la migliore possibile in quanto, secondo ANAS, sarebbe stato impossibile realizzare un tunnel anche per lo Scalo di Corigliano per ragioni idrogeologiche. Tuttavia, in coerenza con quanto già scritto in fase di Valutazione di Impatto Ambientale poche settimane fa, il Comune ha reso noto di aver effettuato un studio specialistico complessivo del territorio finalizzato alla riperimetrazione delle aree di rischio, approvato in giunta comunale il 29 gennaio 2024 su indirizzo della stessa giunta del 27 febbraio 2023, e che tale riperimetrazione garantirebbe non solo la fattibilità, ma anche l’economicità di un attraversamento in tunnel e comunque con ipotesi meno impattanti. Alla luce di tale studio, dunque, è possibile quindi necessario superare l’ipotesi del viadotto.
Altra prescrizione riguarda la incompatibilità dell’attuale tracciato con il progetto di ammodernamento di Sp. 195 “Insiti”, già approvato dal Comune di Comune nel 2023, più volte sottolineato e mai considerato. Una incompatibilità insuperabile senza una modifica del progetto tenendo conto che i lavori per la realizzazione del nuovo viadotto di Insiti sono già iniziati.
Inoltre il Comune ha inteso precisare la necessità di rivedere il Piano degli Espropri, approssimativo e poco rispettoso del valore delle aree urbanizzate e soprattutto delle aree di pregio agricolo che rappresentano gran parte del PIL locale.
Il Comune ha poi sottolineato la necessità di definire attraverso uno Studio di Fattibilità Tecnico-Economico anche le opere complementari ottenuto dal Comune, ovvero gli attraversamenti carrabili e pedonali del Cino, del Nubrica e di Gammicella nonché le rotonde di Boscarello, di Fabrizio e di Toscano Ioele.
Infine, ma non per importanza, l’Ente Comunale ha richiesto di definire il costo complessivo dell’opera comprensiva delle opere complementari.
Da più parti, infatti, sono emerse perplessità rispetto ai costi preventivati della stessa, non ultimo da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
L’esigenza di quantificare preventivamente i costi effettivi è funzionale a due obiettivi: 1. l’impatto dell’opera è correlato ai benefici complessivi della stessa. L’eventuale realizzazione parziale della stessa (un lotto su due) non è accettabile per la città e quindi è necessario che la copertura finanziaria riguardi entrambi i lotti. 2. Definire il costo reale di questo tracciato rappresenta l’unico modo per poter effettivamente raffrontarlo con i costi di quella che resta comunque la soluzione preferita dal territorio, ovvero il cosiddetto Megalotto 8.
In caso di mancato rispetto delle prescrizioni, il Comune ha precisato che il parere è da considerarsi non favorevole.
Ovviamente, trattandosi di un’opera prioritaria per il territorio, il Comune ha ribadito la totale disponibilità ad affrontare congiuntamente ogni criticità per raggiungere l’obiettivo di realizzare nel più breve tempo possibile la nuova Statale 106 ma rispettando e tutelando gli interessi e lo sviluppo della città di Corigliano-Rossano, come già fatto in passato.
Il Comune ha sottolineato che tale interlocuzione avrebbe potuto avvenire già prima della espressione di un parere in Conferenza dei Servizi, qualora fosse stata accolta la richiesta di differimento proposta.
In continuità con quanto già avvenuto negli anni scorsi, dunque, il Comune di Corigliano-Rossano si pone come interlocutore autorevole nei confronti di tutti gli altri enti, senza preclusioni di sorta ma tenendo ben saldo il principio che le grandi opere, assolutamente necessarie, devono essere concertate con il territorio, quindi con chi lo rappresenta, al fine di ottenere nel più breve tempo possibile la migliore opera possibile per la città.
comunicato stampa