La campagna elettorale è alle spalle. Ora è il tempo di rimboccarsi le maniche e di lavorare per trasformare Corigliano-Rossano in una città vibrante. L’amministrazione Stasi, seppur frenata dalla pandemia, ha ora l’opportunità di concentrarsi su progetti ambiziosi e di lungo termine. È necessario affrontare questioni rimaste irrisolte e dare un nuovo impulso allo sviluppo economico e sociale della città.Tra le varie iniziative lasciate in sospeso, il Piano Strutturale Associato, un strumento fondamentale che necessita di essere rivisitato e implementato per pianificare un futuro sostenibile e ordinato per il territorio. Un altro progetto ambizioso che richiede attenzione è l’elevazione della città di Corigliano-Rossano a capoluogo. Questo status potrebbe portare non solo un riconoscimento istituzionale ma anche risorse e opportunità economiche aggiuntive, rafforzando l’identità e l’influenza della città nella regione. Ad oggi, le principali vie delle aree urbane di Corigliano-Rossano, così come i centri storici, rimangono deserte o semideserte. È necessario rivitalizzare questi spazi per renderli attrattivi sia per i residenti che per i turisti. Interventi mirati di riqualificazione urbana, eventi culturali e promozione del commercio locale possono trasformare queste aree in centri pulsanti di attività economica e sociale. Uno dei problemi più pressanti è la precarietà del lavoro e l’emigrazione, che continua a minare la crescita della città
. Per affrontare queste sfide, è essenziale implementare politiche che favoriscano lo sviluppo economico locale. Attrazione di investimenti, incentivi per le imprese, e programmi di formazione professionale sono strumenti chiave per creare posti di lavoro stabili e ridurre l’emigrazione. L’amministrazione Stasi ha avviato il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) che rappresenta una grande opportunità per accelerare la realizzazione di progetti strategici e valorizzare il territorio. I dieci progetti presentati, se realizzati, potranno avere un impatto trasformativo sulla città. Dalla riqualificazione di aree costiere e storiche alla creazione di infrastrutture per il turismo e la mobilità sostenibile, questi interventi possono diventare catalizzatori di un nuovo sviluppo. Gli interventi proposti sono ambiziosi e variegati, ciascuno con una funzione specifica che contribuisce agli obiettivi generali: Recupero e valorizzazione del Castello di San Mauro: Creazione di un parco storico-culturale. Recupero e valorizzazione del Faro di Capo Trionto: Destinazione a parco biomarino e hub culturale. Riqualificazione dell’area costiera Pirro Malena-Sant’Irene-foce del Cino: Realizzazione di un ponte che unisca i due lungomari.
Riqualificazione dell’area costiera alla foce del Torrente Nubrica: Costruzione di un ponte sul torrente. Parco Urbano della Città in località Insiti: Un’area verde per la comunità. Rigenerazione urbana della frazione Fabrizio: Realizzazione di infrastrutture essenziali. Realizzazione della ciclovia litoranea: Percorso ciclabile lungo 33 km di costa. Realizzazione di un Porto-Canale per la nautica di diporto: Nuova infrastruttura alla foce del Missionante. Progetto di accessibilità turistica: Percorsi meccanizzati per facilitare l’accesso ai centri storici e alle aree montane. Riqualificazione e valorizzazione dell’area Ponte Margherita-Cannata-Muzzari-Villaggio Frassa/Brillia: Realizzazione della ciclovia ausonica. I progetti sono tanti e c’è bisogno di iniziare a toccarli con mano. Alcuni sono in stadio avanzato, altri sono fermi. Non si parla più della realizzazione del terzo cimitero in un’area baricentrica tra le due aree urbane di Corigliano e Rossano che rappresenta una priorità. Questo progetto non solo risponde a un’esigenza logistica e funzionale, ma simboleggia anche l’unione effettiva delle due comunità. Ora si pensa all’insediamento degli organismi ordinari, ma da domani stop alle polemiche e alle situazioni di contorno e mettiamoci a lavorare, ognuno dalla propria postazione.