Un intervento tempestivo ha salvato una poiana ferita, rinvenuta dal personale del Consorzio di Bonifica durante il loro servizio nella zona di Oliveto Longo, a Corigliano-Rossano. L’episodio, avvenuto in una calda giornata estiva, ha visto i lavoratori imbattersi in un rapace in difficoltà. La poiana, una specie di falchetto, mostrava evidenti segni di ferite e necessitava di cure immediate. L’Ufficio Ambiente e protezione civile nonché l’assessore al ramo sono intervenuti sul posto per garantire il soccorso dell’animale. Grazie alla collaborazione del personale dell’associazione ERA, la poiana è stata trasferita al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Rende, gestito dal Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci. Ma non tutto è andato per il verso giusto. Il problema è e rimane l’emergenza. Della vicenda è stato interessato anche il raggruppamento Cites dei carabinieri. La poiana è in ripresa e si auspica possa essere liberata nella zona in cui aveva il nido con i cuccioli.
A salvare la poiana è stato Rocco Pedace, un operaio del Consorzio di Bonifiche, e un collega durante il loro consueto controllo ai canali adduttori in Contrada Oliveto Longo. Durante il sopralluogo, hanno notato il falchetto-poiana incapace di volare. Nonostante abbiano tentato di stimolarlo, il rapace rimaneva immobile. Dopo aver constatato che si non si sollevava, Pedace e il collega hanno deciso di intervenire direttamente. Non riuscendo a ottenere risposta da diverse associazioni e enti contattati, si sono rivolti alla Protezione Civile di Corigliano Rossano. Qui, hanno trovato personale disponibile che ha contribuito al soccorso del falchetto-poiana. Osservando l’area circostante, Pedace ha notato la presenza di un nido su un paio di alberi vicini. È probabile che il rapace salvato fosse la compagna o il compagno di un nido posizionato su un albero di ulivo. La delusione e l’amarezza di Pedace per le mancate risposte provenienti dall’associazionismo.
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