Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ( ANPI ) – Rossano
Associazione “25 Aprile-Marco De Simone” – Rossano
CONVEGNO sul 70° ANNIVERSARIO LIBERAZIONE (1945-2015)
Rossano Scalo, ex Delegazione Comunale, venerdì 24 aprile.
Relatori:
– Natale Vulcano, Presidente Assoc. “25 Aprile-Marco De Simone”,
– Francesco Filareto, Cordinatore A.N.P.I,, Sezione di Rossano,
– Sergio De Simone, Dirigente Assoc. “25 Aprile-Marco De Simone”.
A chi si sente persona e cittadino; … è credente nella religiosità del dovere e della responsabilità individuale; … non è indifferente, ignavo, rassegnato;… è convinto che tutto ci deve importare;… ritiene che una parte di sé appartenga alla propria comunità;… è consapevole che con quello che si fa si possa concorrere all’interesse generale e al bene comune;… non asseconda la deriva dell’Italia;.. è convinto che i principi morali, i valori etici, gli ideali siano i cardini e gli orientamenti della vita;… nonostante tutto, continua a credere nella “Politica” seria, onesta, di servizio;… è orgoglioso del passato e ha fiducia e speranza nel futuro;.. non si lascia vincere dalle difficoltà e dallo sconforto;… ama il proprio Paese e fa la propria parte senza chiedere nulla in cambio;… è reattivo e ripartente: per chi è tutto questo e altro.
I E R I E O G G I R E S I S T E N Z A
IERI : La Resistenza è l’evento che ha cambiato la storia dell’Italia e ha segnato la rinascita della democrazia e delle libertà conculcate, per un ventennio, da un regime totalitario e oscurantista. Numerosissimi Italiani – cattolici, comunisti, socialisti, liberali, azionisti – hanno resistito alla disumana dittatura fascista, prima nella clandestinità nel Paese e all’estero, opponendosi per abbattere quel regime e preparare l’Italia nuova (1922-1943), e, poi, nella lotta partigiana sia nelle città sia sulle montagne sia con il rifiuto di servire i repubblichini di Salò, opponendosi strenuamente ai carnefici fascisti e nazisti (1943-1945), pagando un contributo alto di sofferenze e di vite umane. Quegli Italiani non si sono piegati né sono stati indifferenti o neutrali. Hanno fatto la loro scelta di vita e di campo. Hanno scelto il coraggio. Hanno scelto la Democrazia, la Libertà, la Giustizia sociale, l’ Uguaglianza, la Civiltà. Hanno scelto per loro e per le future generazioni. E fu la Resistenza di popolo. Fu la Resistenza degli Italiani del Nord e del Sud. E fu la Liberazione il 25 aprile 1945. E fu la Repubblica democratica il 2 giugno 1946. E fu la Costituzione italiana il 1° gennaio 1948.
OGGI : qui di seguito, richiamiamo alla memoria, che salva dalla dimenticanza e dalla morte, alcuni dei tanti Rossanesi, eroi e martiri, che contribuirono alla Resistenza e alla Liberazione, per ridare all’Italia e agli Italiani la dignità perduta e preparare un futuro di benessere e di libera espressione del pensiero:
Francesco Acri; Antonio Aloe; Antonio Ceravolo (ucciso dai nazisti a 18 anni); Raffaele Cariati; Giuseppe Berlingieri; Francesco Bugliari; Michele Cariati (medaglia d’argento al valor partigiano); Giovanni Bruno; Francesco Cara; Umbriano Corrado; Antonio Cozza; Roberto “Umberto” Curti; Espedito e Salvatore “Marco” De Simone (capo-partigiano in Toscana e in Emilia); Giuseppe, Nilo e Vittorino Federico; Isidoro Figoli; Giuseppe Forciniti (medaglia di bronzo al valor partigiano); Giuseppe Gagliardi; Francesco Giardino; Bonifacio Giudiceandrea; Giuseppe Granata; Giuseppe e Mario Graziani; Carmine Greco; Francesco Guglielmini; Giovanni Longobucco; Egilberto Martire; Francesco Milito; Luigi Mercogliano; Amerigo, Gregorio e Maurizio Minnicelli; Donato Mungo; Giuseppe Nicastro; Giuseppe Novelli; Luigi Palopoli; Arnaldo Masaniello e Giovanni Pettinati; Giovanni Piatti; Gianbattista Pisani; Giuseppe Raho; Umberto e Vincenzo Renzo; Domenico, Giuseppe, Guglielmo e Stefano Rizzo; Cesare Rossi (martire della violenza fascista); Gennaro Scorza; Eugenio Sergio; Francesco Tocci; Mario Uva; Giovanni Verso; Aldo e Giannino Zagarese; Antonio Zangaro.
OGGI, la Resistenza è viva e attuale nel contrasto al neo-fascismo mascherato del pensiero unico, a ogni forma di intolleranza e di razzismo, alle mafie e alle organizzazioni criminali, a chi vorrebbe dividere l’Unità d’Italia, alla degenerazione dei partiti (diventati spesso strumenti di potere, di corruzione, di eternizzazione delle caste). OGGI, la Resistenza è viva e attuale nel programma della Costituzione italiana, che deve garantire a ogni cittadino-persona i diritti di libertà individuali-formali (di parola, riunione, associazione, stampa, credo politico e religioso ecc.) e i diritti di libertà sociali-sostanziali (di uguaglianza, istruzione, lavoro, salute, vita ecc.), che, conquistati dai Partigiani con enormi sacrifici, vanno continuamente ri-conquistati con l’impegno individuale e solidale. OGGI, la Resistenza è viva e attuale nella partecipazione personale e associata alla vita pubblica, nella passione civile e democratica, nell’etica della responsabilità,nel dovere e nel coraggio di contribuire a costruire una società più giusta, nell’impegno costante per affrontare la “Questione Meridionale”, la questione dello sviluppo economico, la questione del lavoro, la questione dei giovani (ricchezza e ultima speranza della Calabria e del Sud). OGGI, quei valori della Resistenza sono vivi e attuali in quanti l’hanno vissuta e in quanti – soprattutto i giovani – hanno il diritto-dovere di conoscere e di capire per evitare che quanto è accaduto possa ripetersi.
Prof. Natale Vulcano —————Prof. Francesco Filareto
2 risposte
Ma di quei nomi quanti furono i morti in campo?
Ma di tutti quei nomi di “resistenti” chi è il martire.
Dimuno solo so qualcosa,Giovanni Verso,un ottimo professore di matematica
che durante il fascismo ha continuato a fare il professore,senza subire danni
E sennza arrecare danni alla causa fascista.
Si può dire che ha collaborato alla causa del fascismo contribuendo a codtruire
una categoria di professionisti onesti come vagheggiava il regime.
Si puo