Roma (fonte Ansa) – “Sento parlare di governo del territorio e di edilizia e spesso riscontro incoerenze, inesattezze. Interventi tenuti per partito preso. In 19 Regioni sono già presenti i contenuti del dl Casa e, di queste, 12 sono di centrosinistra. Quando si parla di governo del territorio si fa riferimento a un testo del 1942, tutto è cambiato da allora. Dovremmo pensare a una riqualificazione delle nostre città, dei centri storici che si stanno spopolando e il governo Meloni è proprio di questo che si sta occupando. Le opposizioni quando intervengono su questo provvedimento, puntuali, parlano di condono e di sanatoria. Ma non è così. Quelli che loro definiscono sanatoria e condono oggi si possono comunque fare, ricorrendo alla sanzione pecuniaria, se c’è un’opera realizzata in difformità al permesso di costruire che rientra tra le opere indemolibili. Per cui la normativa prevede una sanzione pecuniaria salatissima. Con il dl Casa si potrà fare comunque la sanatoria, senza incidere economicamente sulle tasche dei contribuenti. Così come anche gli abusi realizzati in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, dopo il 2004, non sono più sanabili. Ma si può ricorre al danno ambientale. E anche quello rappresenta una sanzione pecuniaria non indifferente. Naturalmente nessuno ricorre all’uno e all’altro, perché sono molto onerosi. Oggi, con il dl Casa, si potrebbe sanare l’abuso e ciò significa maggiori introiti per lo Stato e per i comuni. Questo provvedimento serve proprio a fare chiarezza e intervenire contro quella burocrazia che attanaglia questo Paese. È di questo che dovremmo parlare ed è su questo che bisognerebbe confrontarsi. L’edilizia è uno dei settori trinanti dell’economia italiana ed è per questo che va tutelata e liberata dalle briglie della burocrazia”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani.