Il turismo, motore economico vitale per molte località costiere calabresi, sta affrontando una crisi significativa a Rossano, in particolare a Lido Sant’Angelo. Questa zona, una volta rinomata meta balneare, vede ora un calo drastico dei flussi turistici, un problema che sta mettendo in ginocchio gli operatori turistici e preoccupa amministratori e residenti. Il Sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo a questa crisi e alle azioni necessarie per invertire la tendenza negativa. Ottimi invece, i flussi su Schiavonea che presenta già in luglio dati significativi. Il primo cittadino si sofferma sulla questione “Sant’Angelo”: «Questi sono i risultati di una pianificazione sicuramente sbagliata. Oggi Sant’Angelo soffre la mancanza di strutture ricettive, la scelta di edificare gran parte di quella zona in maniera residenziale, non in maniera ricettiva, e una certa insufficienza di servizi. Quindi adesso questa pianificazione deve cambiare». L’analisi del sindaco evidenzia come decisioni prese decenni fa abbiano portato alla situazione attuale. La mancanza di strutture ricettive adeguate e l’insufficienza di servizi sono frutto di una pianificazione urbanistica orientata più verso lo sviluppo residenziale che turistico.
Le azioni intraprese e i progetti futuri
La questione della pianificazione urbanistica a Torre Pinta – Galderati
La strategica area di Torre Pinta – Galderati dove furono demolite delle case abusive rimane un intervento su cui investire. A monte si auspicava nel corso dell’ultimo ventennio almeno qualcosa si facesse per dare respiro all’occupazione e al turismo e invece tutto è fermo. Il sindaco sottolinea la necessità di una revisione radicale della pianificazione urbanistica. «Ma lì dobbiamo intervenire proprio sulla pianificazione urbanistica perché nelle pianificazioni urbanistiche attuali, così come nell’area di Sant’Angelo, è data una facoltà tra residenziale e turistico. Ma tra residenziale e turistico c’è una differenza, non è poca. Bisogna investire in una pianificazione che dia effettivamente servizi turistici». Da questo punto di vista sarà uno degli obiettivi del piano attuativo del PSA. La differenza tra l’uso residenziale e turistico del territorio è fondamentale. «Immagino un’area integrata dove ci siano strutture ricettive e servizi per il turismo, oltre che servizi per i cittadini. Un altro quartiere residenziale credo che non ci serva», conclude l’amministratore. «La mia visione è quella di un’area ben pianificata, dove coesistono strutture ricettive, servizi turistici e anche servizi per i residenti. Questo approccio integrato è quello che può rilanciare il turismo e garantire uno sviluppo sostenibile a lungo termine per Sant’Angelo e Rossano in generale. La visione del sindaco Stasi è chiara: creare un ambiente integrato che possa soddisfare le esigenze dei turisti e dei cittadini. Questa strategia punta a un equilibrio tra sviluppo turistico e qualità della vita per i residenti, con l’obiettivo di rendere Rossano e il Lido Sant’Angelo nuovamente competitivi nel mercato turistico.
7 risposte
Si parla di turismo ma vi sembra normale che se dovessi venire in vacanza a Rossano mi devo fare la doccia con le bottiglie
Hanno voluto la casa al mare non hanno pensato a viale sant angelo come zona turistica ma solo come zona residenziale ora che cosa vogliono la botte piena e la moglie ubriaca i rossoneri sono indivialistici pensano più a sé stessi al proprio orticello alla apparenza che al senso della comunità e del altro come fabbriche servizi per i turistici vogliono il lusso per la loro casa al mare ma non pensano a dare lavoro.
Come si può sperare di attirare turisti se IL MARE, prima fonte di turismo, continua ad essere sporco con depuratori obsoleti che funzionano male? Tutti i giorni, nella fascia oraria 11:00 – 14:00, è un continuo vedere distese di schiuma marrone, bolle e altro che si muove a pelo d’acqua in simbiosi con la corrente marina.
I turisti non hanno bisogno solo di strutture ricettive ma anche di servizio funzionanti come la fornitura idrica che in alcune zone e veramente penosa e straziante soprattutto per chi sta ai piani alti.
Inoltre, nella zona della piazza scendendo dal Viale Sant’Angelo, c’è un nauseabondo odore di fogna che si estende a seconda della direzione del vento.
Anche la centrale è ormai un relitto in dismissione sul quale non sono mai stati fatti dei veri progetti di rivalutazione e sostenibilità ambientale con un sottofondo marino distrutto e povero di vita. Per la stessa centrale Enel (gemella) sulla foce del PO è stata fatta una vera e propria bonifica con la creazione di strutture e attrattive per sport e turismo.
Perché siamo indietro di anni luce?
Per i soliti interessi politici? O per le stesse motivazioni che da sempre allontanano e non consentono ai tanti imprenditori di investire al Sud?
Anche un piccolo porticciolo turistico potrebbe creare interesse, lavoro e portare più gente verso il territorio.
Sono veramente dispiaciuto perché è dal 2006 che vengo in vacanza a Rossano e addirittura dal 2020 sono anche diventato cittadino del posto acquistando casa. Mi rendo conto che nonostante il potenziale enorme di questa Terra non c’è una vera e propria prospettiva di crescita così come per tanti altri posti della costa calabra.
Conosco bene la strategia Galderate Torre Pinta con il grosso paradosso del piano regolatore dove la mia abitazione risultava abusiva pero’ nella zona di espansione turistica c4 addirittura con pratica di condono edilizio pagato però demolita perché c’era il progetto del porticciolo turistico per me sono solo parole che sento da 24 anni cioè dal lontano 2000 quando furono fatte le demolizione
Mia nipote di 4 anni è stata investita domenica pomeriggio da un ciclista che anziché circolare sullo spazio ciclabile transitava sul marciapiede pedonale.
Quindi ci vorrebbe un maggiore rigore e controllo da parte della polizia comunale anche per salvaguardare le vacanze dei pochi turisti che ci sono.
1) passeggiare sul lungomare di sera,significa riempire i polmoni di odori di fogne maleodoranti(problema da anni esitente)
2)mancanza di strutture ricettive(solo qualche b&b a volte arrangiato)
3) prezzi alle stelle ( per un ombrellone e 2 lettini in 3/4/5 fila mediamente si pagano 350 a luglio e 400/450 ad agosto.
Sul tirreno a Diamante 180/200 in prima fila e 90/ 120 in 3/4/5 fila
Nessuna promozione per attrarre turismo.
4) Assenza di un minimo di strategia di marketing e di seria programmazione turistica.Tutto si è fermato al singolo volontario flusso turistico del territorio.
Vi sembra poco? Un plauso doverosi a Ecoross per il lavoro meritorio che produce!
Turismo a Rossano ???
Anche le cose semplici ,qui li fanno diventare difficili.
Parlo del fatto che non sono capaci di chiudete il traffico il sabato sera e domenica sera .
Passeggiare a Sant Angelo vuol dire respirare tanta anidride carbonica , il fumo delle macchine . A MIRTO Crosia sulla spiaggia ci sono 25 docce pubbliche. Qui, sulle spiagge libere , nemmeno una.Cose semplici , ma a Rossano impossibili !!!!