Editoriale: Rimborsi automatici per le multe illegittime: Un dovere dei Comuni

villapiana

I recenti sequestri dei sistemi di autovelox (leggi https://www.cosenzachannel.it/2024/07/29/sequestro-autovelox-cosenza/)  in provincia di Cosenza hanno sollevato un polverone di polemiche e indignazione. È giusto che, in un paese che si definisce democratico e rispettoso dello stato di diritto, ci si interroghi sulla legittimità delle multe elevate tramite questi dispositivi. La scoperta che molti di questi autovelox non rispettavano le normative è un segnale preoccupante del modo in cui alcuni comuni utilizzano la sicurezza stradale come pretesto per fare cassa. Le multe illegittime rappresentano una violazione non solo del codice della strada, ma anche della fiducia dei cittadini verso le istituzioni. In un sistema giusto, i cittadini dovrebbero essere rimborsati senza esitazione. Tuttavia, la realtà italiana, segnata da una burocrazia spesso lenta e inefficiente, rende difficile immaginare un rimborso tempestivo e automatico.

Il principio di correttezza e onestà imporrebbe che i comuni interessati restituiscano i soldi ai cittadini senza bisogno di richieste formali. Sarebbe un gesto di responsabilità e trasparenza, in grado di ricostruire un minimo di fiducia tra amministrazione e cittadinanza. Ma, considerando l’esperienza passata, è lecito dubitare che ciò avverrà. La burocrazia italiana ha dimostrato innumerevoli volte di saper aggirare le proprie responsabilità, trasformando ciò che dovrebbe essere un diritto in un’odissea burocratica. E poiché molti comuni fanno cassa con gli autovelox sarà difficile per gli interessati recuperare le somme dovute.

Questa situazione è l’ennesima dimostrazione di come, spesso, il pesce inizi a puzzare dalla testa. Le amministrazioni locali dovrebbero essere un esempio di legalità e trasparenza, ma quando sono le prime a infrangere le regole, come possono aspettarsi che i cittadini le rispettino? L’uso degli autovelox dovrebbe essere finalizzato esclusivamente a garantire la sicurezza stradale, non a riempire le casse comunali. Questo abuso di potere mina la credibilità delle istituzioni e alimenta il malcontento e la sfiducia.

È necessario un cambiamento radicale, che parta da un controllo più rigoroso e trasparente dei dispositivi di rilevamento della velocità e dall’introduzione di sanzioni severe per le amministrazioni che non rispettano le normative. Solo così si potrà garantire che la sicurezza stradale sia davvero al servizio dei cittadini e non un pretesto per fare cassa.

Matteo Lauria – Direttore I&C

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