TREBISACCE – I lavori del Terzo Megalotto della S.S. 106 procedono speditamente tanto che hanno già superato il 50% dell’intervento complessivo che, come è noto, dovrà essere completato nel 2026, ma delle cosiddette opere compensative quale ristoro a favore degli 8 Comuni (Trebisacce, Cassano allo Jonio, Villapiana, Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico) interessati al tracciato della nuova arteria, complice anche il rumoroso silenzio dei Sindaci, ormai non si parla più.
“Durante l’incontro, – si legge nella suddetta nota – i Sindaci hanno unanimemente stigmatizzato l’assenza di iniziative da parte dell’Anas e del Ministero delle Infrastrutture che, nonostante le promesse fatte e gli impegni pubblicamente assunti negli anni passati riguardo all’approvazione e all’avvio immediato dei lavori richiesti dai comuni, non hanno dato corso ai lavori”.
Nel corso dell’incontro i sindaci hanno ricordato che la Regione Calabria si era impegnata, in qualità di garante dei comuni nell’ambito del tavolo tecnico, a portare avanti le richieste dei singoli Comuni e a risolvere le problematiche legate alle opere compensative. Per la verità, oltre alla messa a terra delle risorse riservate ai comuni per le opere compensative, ci sarebbe da chiedere ad Anas e al Ministero che fine abbiano fatto gli svincoli concordati con i sindaci e fatti sparire, in modo inspiegabile e unilaterale, dal progetto esecutivo.
“Tutte queste ragioni e la mancanza di alcun riscontro concreto – si legge testualmente nella nota-stampa – hanno portato i sindaci a scrivere e ad inviare una lettera al Presidente della Giunta Regionale, al quale hanno chiesto un incontro urgente con la struttura della Regione in presenza dell’Anas”.
Nella missiva, sempre secondo quanto riporta la suddetta nota-stampa, i Sindaci hanno chiesto al Presidente di intraprendere ogni iniziativa necessaria per definire la scelta delle opere compensative da realizzare e per approvarne i progetti, avvertendo che, in assenza di risposte adeguate, considerati i danni ambientali e geologici che il territorio sta subendo ed i pregiudizi alla salute che stanno subendo i cittadini a causa dei lavori del Terzo Megalotto, saranno valutati provvedimenti amministrativi diretti alla tutela dei propri territori.
Pino La Rocca