Questo è il risultato di una strategia storica che mira a isolare la costa jonica. Il disegno è chiaro: mantenere le città di Corigliano, Rossano e Crotone separate e prive di infrastrutture adeguate. Questa politica di isolamento non riguarda solo la statale 106, ma tutta la mobilità pubblica, compresa la progettazione dell’alta velocità.
La visione centralista ha finanziato la Roseto-Sibari e la Corigliano-Rossano-Sibari per far confluire il traffico sulla Sibari-Firmo e quindi sulla SA-RC, facilitando la mobilità a favore dei capoluoghi. E lo Jonio? Deve rimanere con le mulattiere? Questo approccio non fa altro che svantaggiare ulteriormente la nostra regione, lasciando la costa jonica indietro rispetto ad altre zone. Pensate un po’: hanno avuto la priorità Roseto-Sibari, Sibari-Corigliano- Rossano e Crotone -Catanzaro. Il tratto più pericoloso in assoluto Corigliano-Rossano/ Crotone è stato bypassato.
Lo Stato deve riconoscere l’urgenza di intervenire su questo tratto di strada, garantendo la sicurezza e il benessere dei cittadini che la percorrono ogni giorno. Invitiamo i tecnici a dimostrare se è davvero più urgente intervenire sulla Roseto-Sibari rispetto al tratto Corigliano-Rossano-Crotone. È necessario un intervento immediato per evitare ulteriori tragedie e per assicurare un futuro migliore alla nostra costa jonica.
La statale 106 Jonica deve diventare una priorità per tutti, dalle autorità locali al governo regionale e nazionale. Non possiamo più permetterci di ignorare la sicurezza dei nostri cittadini. È ora di agire, di fare sentire la nostra voce e di pretendere le infrastrutture che meritiamo. E anche i sindaci della tratta Corigliano-Rossano / Crotone dovrebbero mobilitarsi contro questa storica disparità di trattamento. Interveniamo ora per garantire una statale 106 sicura e moderna. La costa jonica non può più aspettare.