Il primo mandato del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi è stato davvero difficile. La pandemia ha creato problemi enormi, i costi sono aumentati a causa delle guerre, e un giovane sindaco ha dovuto gestire una città nuova frutto di una fusione. Una condizione non facile da governare. Inoltre, c’è un’abitudine radicata nella nostra comunità: chiedere favori e piaceri personali, rendendo tutto ancora più complicato. Detto ciò, oggi dobbiamo aspirare a obiettivi più alti. Abbiamo bisogno di interventi strutturali e di un cambio di mentalità. I centri storici sono deserti anche in piena estate, e il lido di Sant’Angelo di Rossano soffre per la mancanza di turisti. Al contrario, Schiavonea e l’acquapark Odissea 2000 vanno bene. Non vogliamo dare colpe a nessuno, sarebbe inutile. Dobbiamo affrontare la situazione e trovare soluzioni. L’idea di convocare un consiglio comunale monotematico, coinvolgendo operatori turistici, il dirigente dell’urbanistica e tutti i promotori del turismo sarebbe utile per meglio comprendere cosa non funziona e trovare le giuste soluzioni, anche in materia di snellimento e sburocratizzazione delle procedure amministrative. Prendiamo di petto quello che, per quanto ci riguarda, è un segnale preoccupante. Abbiamo risorse incredibili: mare, collina, montagna, storia, cultura, enogastronomia, turismo venatorio e micologico. Possiamo offrire un turismo variegato e attrattivo, ma la nostra risposta in materia di flussi è molto inferiore alle vere potenzialità. Il sindaco, la giunta e l’intero consiglio comunale devono guidare questo cambiamento. Serve un impegno collettivo e una visione chiara per valorizzare al meglio ciò che abbiamo. Solo così possiamo trasformare le difficoltà del passato in opportunità per il futuro, rendendo la nostra città un vero punto di riferimento turistico e culturale. È tempo di una svolta. La nostra città merita di più.
Matteo Lauria – Direttore I&C