“Nonostante lo scioglimento, nel nostro Palazzo comunale ci sono ancora molti corrotti, soprattutto tra i dirigenti, altrimenti non si spiegano le spese senza controllo”. Alquanto dure le dichiarazioni fatte dall’ex consigliere Cataldo Russo diffuse in una nota stampa di analisi sulla corruzione politica.
“Nel corso degli anni, qualcuno lo ricorderà, ho sempre tenuto fuori dalle mie denunce di corruzione i politici locali, ma oggi, alla luce di una immoralità persistente, penso che anche la classe politica abbia le sue responsabilità, dirette o indirette, ma ci sono. Il sindaco Geraci, piaccia o no, vince le elezioni senza un programma, ma solo perché in molti hanno creduto che potesse ripristinare la legalità e riscattare quindi il Comune dalla infamia dello scioglimento. Questa aspettativa è stata completamente tradita dalla sua incapacità e, per sua stessa ammissione, quando dice, che in Comune c’è gente che arraffa.
Ma allora perché non prende provvedimenti? O, in alternativa, perché non va a casa? Ebbene, io mi sono fatto la mia idea, Geraci non va a casa perché anche lui ha i suoi piccoli vantaggi personali, tanti piccoli privilegi che poi a sommarli ne fanno un vero e proprio business.
Non mi va di esagerare, ma spero che mi denunci per questo. Quanto alla questione che riguarda, prima il magazzino della moglie, a Schiavonea, fittato agli extracomunitari, poi la casa materna nel centro storico, fittata sempre per l’accoglienza”.