Editoriale. Corigliano Rossano, uniti nella fede: Basta con le lotte di campanile

Le celebrazioni in onore della Madonna della Neve, patrona del borgo marinaro di Schiavonea, sono un evento suggestivo e significativo per tutta la comunità. Quest’anno, le celebrazioni iniziate a fine luglio hanno raggiunto il loro culmine con l’imbarco del simulacro della Madonna su un peschereccio, seguito da centinaia di imbarcazioni. Questo corteo ha navigato fino ai confini con Rossano, senza però raggiungerla, suscitando la disapprovazione del sindaco Flavio Stasi e scatenando le solite polemiche sui social, con un pizzico di campanilismo.

È importante ricordare che l’evento ha origine a Schiavonea, ed è giusto che ogni realtà mantenga le proprie tradizioni. Tuttavia, queste tradizioni non dovrebbero diventare motivo di divisione. In un momento storico in cui Corigliano e Rossano sono unite, non ha senso alimentare sciocche lotte di campanile.

La comunità di Corigliano ha dimostrato maturità e unità votando per ben due volte un sindaco proveniente da Rossano.  Questo è un segno chiaro che i cittadini vogliono guardare avanti, superando le vecchie rivalità.

È tempo di mettere da parte le polemiche e concentrarsi su ciò che ci unisce. Le celebrazioni della Madonna della Neve sono un momento di fede e comunità. Dobbiamo viverle con rispetto e armonia, riconoscendo il valore delle nostre tradizioni senza usarle come arma per dividerci.

Uniti nella fede e nella storia, possiamo costruire un futuro migliore per tutti. Basta con le lotte di campanile. La nostra forza sta nell’unità e nel rispetto reciproco. Solo così potremo affrontare le sfide future e valorizzare al meglio le nostre risorse e tradizioni.

Matteo Lauria – Direttore I&C

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