Si è tenuta a Nova Siri la presentazione del progetto “Area Metropolitana Gallipoli-Crotone”, una proposta innovativa promossa dal comitato Magna Grecia – Gruppo Ionia, che punta a creare un’integrazione economica e territoriale tra le regioni della Calabria, Basilicata e Puglia. L’iniziativa, accolta con favore, rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo economico e turistico dell’area ionica. Durante l’incontro, il sindaco di Nova Siri, Antonello Mele, ha espresso entusiasmo per le potenzialità del progetto, pur riconoscendo le difficoltà ideologiche e locali che potrebbero sorgere. «È un progetto ambizioso e concreto, con rilevanti possibilità economiche in prospettiva futura», ha dichiarato Mele, sottolineando l’importanza di coordinare le realtà locali per superare le barriere ideologiche. Il sindaco ha identificato la cooperazione tra le aree joniche come il punto di partenza per questo grande progetto. «Noi siamo il primo paese della fascia ionica lucana. Ci può essere la possibilità di fare da collante e capire se c’è la volontà ideologica di poter rendere concreto questo progetto, che da un punto di vista della concretezza, da un punto di vista di prospettiva, di sviluppo, di economia del turismo». Mele ha inoltre evidenziato l’importanza di coinvolgere le comunità locali per evitare l’esodo dei giovani, un problema che affligge da tempo la regione. «Dobbiamo lavorare in questa direzione, perché solo così è possibile evitare l’esodo dei giovani. Coinvolgendo le realtà e creando delle economie di scala, è possibile trattenere qui da noi i ragazzi». Il progetto prevede, tra le altre cose, un potenziamento delle infrastrutture che permetterà una riduzione significativa delle distanze tra le diverse aree costiere, utilizzando le vie del mare, favorendo un’economia turistica più integrata. «Immaginare la possibilità di raggiungere la costa calabrese piuttosto che la lucana o del salento in pochissimo tempo con infrastrutturazione, crea sicuramente un’economia circolare», ha spiegato Mele, aggiungendo che «il turista calabrese diventa turista lucano e allo stesso tempo turista pugliese. Si crea un’economia di sviluppo con prospettive inimmaginabili da un punto di vista economico». Il progetto dell’Area Metropolitana Gallipoli-Crotone si prospetta dunque come un’opportunità concreta per rilanciare l’economia dell’area ionica, favorendo un’integrazione tra territori che potrebbe portare significativi benefici a lungo termine.
L’iniziativa promette sviluppo economico e nuove opportunità ma richiede un impegno istituzionale concreto
Carlo Oriolo, consigliere comunale di Nova Siri, ha espresso il suo sostegno al progetto dell’Area Metropolitana Gallipoli-Crotone, sottolineando l’importanza di questa iniziativa per lo sviluppo territoriale e la creazione di nuove opportunità occupazionali. «È una condivisione di questo progetto ambizioso», ha dichiarato Oriolo. «Viene condiviso perché ci accomuna per usi, costumi e le problematiche che abbiamo sul territorio. Le sinergie dei vari territori messi insieme possono dare un esito positivo». Oriolo, che ha una profonda conoscenza del settore imprenditoriale e turistico locale, ha evidenziato come l’area metropolitana potrebbe contribuire significativamente a bloccare il processo di migrazione dei giovani, offrendo nuove prospettive occupazionali. «È una cosa veramente grande, una proposta importante per tutti gli operatori. Eviterebbe l’esodo dei giovani perché offrirebbe tantissimo». Il consigliere comunale ha anche sottolineato l’importanza di un impegno istituzionale per trasformare il progetto in realtà. «Il comune di Nova Siri potrebbe essere capofila per questa idea progettuale e accomunare le varie realtà, i vari comuni, in particolare della fascia ionica lucana», ha spiegato. Oriolo ha ribadito la necessità di superare le forme di individualismo e di lavorare insieme per il bene comune: «Abbandoniamo l’individualismo, quell’ego che non porta da nessuna parte, accomuniamo tutto e andiamo avanti».
Il comitato debutta in Basilicata
Il Comitato Magna Grecia-Gruppo Ionia, ha fatto il suo ingresso ufficiale in Basilicata, iniziando dal comune di Nova Siri per presentare il rivoluzionario progetto dell’Area Metropolitana Gallipoli-Crotone. Secondo il Presidente del Comitato, Mimmo Mazza, l’accoglienza ricevuta è stata entusiasta, segno di un forte interesse per una visione che potrebbe trasformare il futuro della regione e del Mediterraneo. «L’accoglienza è stata fantastica», ha dichiarato il Presidente. «Questo è il primo comune che tocchiamo in Basilicata e credo sia solo l’inizio di una serie di comunità che visiteremo. Anche qui in Lucania, il progetto ha ricevuto i consensi che immaginavamo, perché è rivoluzionario. Abbiamo trovato un’apertura interessante che va coltivata, sia da parte degli amministratori che della società civile». L’iniziativa mira a unire le forze delle comunità calabresi, lucane e pugliesi per creare un’area metropolitana capace di rilanciare l’economia e il turismo locali, con un impatto significativo sull’intero bacino del Mediterraneo. «L’idea è innovativa e potrebbe realmente cambiare le sorti di questo territorio», ha aggiunto il Presidente. Un punto cruciale emerso durante la presentazione è stato il suggerimento di creare una cabina di regia istituzionale, con Nova Siri come possibile capofila del progetto. «L’idea lanciata dal consigliere comunale è molto interessante», ha commentato il Presidente. «Dà l’opportunità e la voglia di rimboccarsi le maniche per fare in modo che questo territorio esca dall’impalpabilità e inizi ad essere realmente il centro del Mediterraneo». Riguardo alle sfide ideologiche e territoriali che il progetto potrebbe incontrare, il Presidente ha minimizzato le difficoltà, sottolineando che si tratta di superare vecchie abitudini amministrative. «Credo ci sia semplicemente un problema d’approccio», ha spiegato. «Questa idea non fa altro che ribadire l’ovvio, rompendo geometrie cristallizzate tanto in Calabria quanto in Lucania e Puglia, per immaginare un nuovo percorso amministrativo che potrebbe ridare nuova funzionalità a tutto il bacino del Mediterraneo».