Durante un controllo mirato a contrastare reati contro l’ambiente e il demanio pubblico, i militari hanno scoperto l’infrastruttura in cemento all’interno del campeggio, suscitando immediatamente il sospetto di irregolarità. L’anfiteatro, infatti, risultava non solo privo di permessi, ma costruito in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e all’interno della fascia di rispetto del pubblico demanio.
Ma non è tutto: l’intervento ha rivelato una situazione ambientale ancora più grave. Sono stati rinvenuti, miscelati tra loro e abbandonati su suolo nudo, rifiuti di vario tipo, classificati come rifiuti speciali pericolosi. Anche quest’area di 700 metri quadri è stata prontamente sequestrata dalle forze dell’ordine.
L’amministratore del campeggio, ritenuto responsabile di queste gravi violazioni, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria con accuse che vanno dall’abbandono illecito di rifiuti alla violazione del codice della navigazione e delle normative edilizie. In particolare, gli viene contestato di aver realizzato un’opera edilizia in una zona vincolata, senza le necessarie autorizzazioni e in violazione delle leggi che proteggono il demanio pubblico.