(Ing. Pietro Vulcano, gruppo “Io Resto a Corigliano Rossano”) – La recente concessione demaniale marittima firmata tra la Metal Carpenteria di Crotone e l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio rappresenta un segnale importante per il futuro economico della città di Crotone e per l’intero territorio circostante. Questo accordo, che permette all’azienda di sviluppare ulteriormente le proprie attività nel settore della carpenteria metallica, apre la strada a nuove prospettive di crescita industriale, dimostrando come il porto di Crotone possa diventare non solo un centro di scambi commerciali e turistici, ma anche un hub per la produzione industriale avanzata.
Un aspetto fondamentale che emerge dal caso di Crotone è proprio la capacità di diversificare l’economia locale. Negli ultimi anni, infatti, la città ha saputo valorizzare le proprie risorse agricole e turistiche, evitando di dipendere esclusivamente da un singolo settore economico. Grazie a politiche territoriali mirate, Crotone ha registrato nel 2023 una crescita del turismo in linea con il trend nazionale, e un incremento dell’8% nel settore agricolo, confermando il successo delle strategie adottate per promuovere le eccellenze locali.
Corigliano Rossano: le sfide di una crescita sostenibile
Se Crotone rappresenta un modello virtuoso, la situazione appare più complessa per Corigliano Rossano, un’altra realtà calabrese con grandi potenzialità ancora inespresse. Nonostante la presenza di risorse significative – dalla vasta pianura agricola, al porto e alle risorse turistiche, sia culturali che balneari – la città sembra soffrire la mancanza di una visione strategica integrata. Questa carenza di coordinamento tra i settori chiave dell’economia locale ha rallentato lo sviluppo economico del territorio, con una perdita di competitività rispetto ad altre aree della regione.
La sfida principale per Corigliano Rossano è quella di sviluppare un piano a lungo termine che permetta di valorizzare in modo sinergico i propri punti di forza. Un esempio è il porto di Corigliano, che potrebbe essere ripensato non solo come un’infrastruttura commerciale e turistica, ma anche come una base per attività industriali innovative, capaci di attrarre investimenti e di generare nuova occupazione.
L’esempio di Crotone come modello per Co.Ro
Il percorso intrapreso da Crotone può offrire una lezione importante per Corigliano Rossano e per altre aree della Calabria. L’integrazione di settori diversi come industria, turismo e agricoltura ha permesso alla città di svilupparsi in modo equilibrato, creando opportunità di crescita economica e sociale. Un approccio simile potrebbe essere adottato da Corigliano Rossano, che ha tutte le risorse per diventare un polo strategico per l’economia calabrese, a patto che sappia costruire una visione condivisa e orientata al futuro.
La concessione marittima di Crotone, dunque, non è solo una buona pratica a livello locale, ma un segnale forte per tutta la Calabria. Essa dimostra come sia possibile trasformare le risorse esistenti in vere opportunità di sviluppo, invitando a riflettere su quanto sia cruciale una visione integrata per il progresso di un territorio. La speranza è che Corigliano Rossano possa guardare a questo modello e trovare la propria strada verso una crescita sostenibile e duratura. (comunicato stampa)