Cadavere maleodorante e in stato di decomposizione presso l’ obitorio dell’ospedale “Giannettasio” di Rossano. Al medico legale è impedito poter procedere all’espletamento dell’esame autoptico. La Procura di Castrovillari apre un’indagine. E in due finiscono sott’inchiesta: un medico della direzione sanitaria in servizio e un operatore ausiliario. Il problema nasce dal mal funzionamento di una delle celle frigorifero utili a mantenere in stato di conservazione la salma. Ci si chiede come possa verificarsi che non vi siano dispositivi in grado di segnalare un guasto o un disservizio? Così come, in un ragionamento più ampio, si ritiene insufficiente la presenza nel solo ospedale di Rossano di un obitorio con celle frigorifero (dovrebbe servire per i decessi interni al nosocomio) e non già presso il locale cimitero, come da regolamento di polizia mortuaria per i Comuni al di sopra dei 20mila abitanti. Su disposizione della Procura i Carabinieri hanno posto sotto sequestro la sala autoptica al cui interno vi sono due celle frigorifero (compresa quella che ha avuto il problema) per verificare le cause del malfunzionamento.