In questo contesto, risulta evidente come ogni iniziativa che non consideri la rilevanza del numero di abitanti si riveli inefficace. La proposta di una provincia della Sibaritide-Pollino, che si fermerebbe a circa 240 mila abitanti, appare debole e poco incisiva. Al contrario, l’idea di una provincia Magna Graecia, con doppio capoluogo e una popolazione di 410 mila abitanti, darebbe nuova linfa a Crotone, a Corigliano-Rossano e all’intero sistema calabrese. Questa ipotesi rispetta le vocazioni geografiche e territoriali della regione, creando una configurazione armonica e capace di rafforzare il ruolo della Calabria all’interno delle dinamiche economiche e amministrative del Sud Italia.
In un’epoca in cui tutto viene parametrato in base al dato demografico, la dimensione delle realtà territoriali diventa non solo un fattore di peso politico, ma una vera e propria chiave per lo sviluppo.
Matteo Lauria – Direttore I&C