In serata, all’interno del Palateatro in Piazza Iannelli, ha avuto luogo il Consiglio comunale convocato per la recente aggressione all’Architetto Luigi Lepera, dopo i fatti inerenti le percosse subite dal tecnico davanti alla casa Comunale.
L’Assise si è riunita, quindi, per manifestare solidarietà al tecnico ma di certo non è mancato il dibattito e qualche piccola polemica.
Il consiglio si è aperto con la presentazione, da parte del consigliere di minoranza Massimiliano Morello in quota “Cambiavento”, di alcune interrogazioni alla maggioranza. Interrogazioni che, considerata l’importanza del consiglio, sono state depositate e che saranno lette a norma dell’art. 11 del regolamento comunale a prossima convocazione dell’Assise.
Si discute quindi, immediatamente, sull’ aggressione subita dal tecnico e, sin da subito data la parola al consigliere di minoranza F. Russo (Identità), questi, dopo aver manifestato tutta la sua solidarietà nei confronti dell’Architetto, palesa anche le sue perplessità sui ritardi avuti dall’amministrazione nel non denunciare subito l’accaduto.
Le stesse perplessità sono state espresse anche da Morello (Cambiavento).
Anche per Morello, infatti, <<L’impressione è quella che, per questa vicenda, si sia stati troppo attendisti>>. Proseguendo il portavoce in consiglio di “Cambiavento” <<Mi aspettavo una condanna immediata rispetto a un atto violento>>.
Ma appena la discussione stava per accogliere qualche piccola polemica, (uno scambio di battute al pepe tra il consigliere Graziani e l’Assessore all’ambiente Forciniti, con il consigliere di minoranza Francesco Russo) Il Vice Sindaco Giovanni De Vico nel prendere la parola, chiarisce all’Assise i motivi dei ritardi relativi alla mancata denuncia tempestiva dell’aggressione:
“Sarebbe stato lo stesso Architetto Luigi Lepera a chiedere di non denunciare il fatto nell’immediatezza”.
In chiusura le parole del Sindaco Maria Teresa Aiello che, nel ringraziare tutto il Consiglio per aver espresso solidarietà nei confronti di Lepera ha precisato <<Siamo istituzione, ma siamo anche esseri umani e, la nostra volontà, non era quella di mettere “gente alla gogna”. La difesa, quindi, avverrà nelle sedi opportune>>.
Il Sindaco ha poi ribadito la sua volontà di costituirsi parte civile nel futuro procedimento giudiziario.
Eugenio Forciniti