La questione dell’emigrazione sanitaria si fa sempre più pressante nelle aree della Sibaritide e del Pollino, in particolare per quanto riguarda i tumori al seno. Il dottor Ivano Schito, dirigente medico dell’oncologia di Castrovillari, ha lanciato un appello per migliorare le strutture chirurgiche nella regione. «Noi siamo in grado di fronteggiare la situazione, ma il problema della Calabria è la carenza di chirurgie», ha dichiarato Schito, evidenziando le difficoltà che le pazienti devono affrontare. Nonostante le professionalità esistenti, la scarsità di presidi chirurgici rende difficile fornire un servizio adeguato. «Le chirurgie disponibili sono valide e dedicate, ma sarebbe fondamentale aumentarne il numero, in particolare per il tumore della mammella» ha aggiunto.
Un punto importante sottolineato da Schito è l’importanza di collaborare con le istituzioni accademiche locali, come l’Università di Catanzaro, dove si sviluppano innovazioni come la biopsia liquida. «Occorre integrazione tra i vari attori coinvolti nella sanità per migliorare l’assistenza», ha affermato, proponendo un dialogo aperto per risolvere le problematiche. Il dirigente medico ritiene che gli investimenti necessari per potenziare le chirurgie siano “abbastanza fattibili”. «La cosa più importante è mettere tutti in contatto e affrontare la realtà della situazione» ha concluso, evidenziando la necessità di una strategia comune per garantire cure di qualità e accessibili alle donne colpite da tumori al seno.