Non si smette mai di imparare nella vita, anche quando pensi di conoscere tutto sulle pale eoliche poi un giorno leggendo un’intervista concessa ad alcuni giornali calabresi on line vieni a scoprire che il capo di un’importante azienda che produce torri eoliche da piazzare nel mare jonio tra Coriglianorossano e Mandatoriccio promette 2000 posti di lavoro per realizzare 28 pale eoliche nel golfo di Corigliano. E il giornalista rincara la dose sostenendo che queste torri meccaniche spinte dal vento porterebbero occupazione per 27 volte quanto voleva portare la Baker Hughes che una volta visti sfumare i contributi fiscali dello stato se l’è scappata a gambe levate. Facciamo 2 conti se per fare 28 pale eoliche ci vogliono 2000 persone 2000/27= 75 operai per ogni pala eolica. Ma nemmeno quando le fabbriche andavano a carbone ci volevano tanti operai per realizzare una sola pala eolica anche se di 350 metri di altezza! oggi coi macchinari moderni digitali, gli operai presenti devono solo controllare le macchine e quindi non è necessaria tutta questa manod’opera. Quindi prima Fake News . in Calabria non ci saranno 2000 posti di lavoro in più, anzi quasi nessuno perché le pale vengono costruite attualmente in Francia, nel Nord Europa e in America, In Italia qualcosina, ma molto poco. Si vorrebbe produrre secondo la società 480 Mw di energia e si sostiene che si combatte efficacemente la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero. In Italia nel 2021 si sono consumati 301.000 Gigawatt di potenza elettrica , dunque con quelle pale eoliche che vogliono mettere nel nostro mare non si produce neppure un milionesimo di quanto serve all’Italia per l’esattezza 1/615000 di quanto serve all’Italia.
FABIO MENIN
Una risposta
Sono ecomostri indistruttibili perché formati da una lega speciale contenente terre rare, non smaltibili, e resteranno per sempre in balia delle tempeste, oltre che al danno nei fondali marini da scavare per oltre 50 km. Per non parlare poi dei reperti archeologici di cui è ricco il nostro mare sul fondale.