«La nostra astensione – dice Minasi – è frutto di una decisione ponderata, presa in linea con il parere del Governo, che non ha ritenuto l’emendamento completo o adeguato a fornire una risposta concreta alle complesse problematiche della sanità calabrese. Non siamo degli irresponsabili e non si è trattato né di un dispetto, né di una ripicca. Sarebbe sciocco anche solo pensarlo.
Per noi la salute dei cittadini è e resta una priorità assoluta e lo abbiamo fin qui dimostrato con ogni intervento e provvedimento. E’ proprio per questo che abbiamo fatto questa scelta, non possiamo permettere che su un argomento così delicato si giochi politicamente o si propongano soluzioni che non abbiano basi solide e condivise.
E’ indispensabile, piuttosto, mantenere un approccio responsabile, evitando strumentalizzazioni o semplificazioni».
Usando toni decisi, la senatrice leghista ribadisce l’impegno del partito a costruire un sistema sanitario regionale più equo ed efficiente, lavorando su interventi strutturali e di lungo termine.
«La sanità calabrese ha bisogno di un cambio di passo, non di misure poco incisive. Solo attraverso un’azione politica seria e mirata possiamo affrontare i problemi atavici che la affliggono».
E, rispondendo alle critiche sollevate da alcuni esponenti politici, aggiunge: «Trovo paradossale che l’alzata di scudi arrivi proprio da chi, negli anni, ha contribuito a sfasciare il nostro sistema sanitario. Piuttosto che puntare il dito oggi, sarebbe opportuno riflettere sulle responsabilità del passato.
Noi non arretreremo di un passo nella nostra battaglia per garantire una sanità giusta, moderna ed efficiente – conclude, rinnovando l’impegno della Lega a lavorare per il bene dei cittadini – Le nostre politiche continueranno a mettere al centro i bisogni reali delle persone, con l’obiettivo di restituire dignità e qualità ai servizi sanitari della Calabria. Una volta per tutte». (comunicato stampa)