Se state compilando i resoconti di fine anno, metteteli da parte e prendete in mano questa lista! Ci troverete un libro per chiunque conosciate e regalarglielo non ha controindicazioni! Non ho letto tutti i titoli che propongo, ma ho trascorso un po’ di tempo in libreria per voi, tra novità di ogni genere e intramontabili classici. Dedicare tempo spazio e sinossi a ciascuno era impossibile, spero quindi che siano i titoli o la fiducia negli autori a incuriosirvi, il passo successivo lo faranno le copertine e le recensioni che troverete facilmente online.
Da dove cominciare, come selezionare e quando fermarmi? Aveva ragione Umberto Eco ne “La vertigine della lista” (Bompiani, 2009), gli elenchi celano la volontà di esplorare lo scibile umano. Ma desidero stupire chi mi conosce e suggerire volumi non molto datati e “pesanti”.
Mi soffermerò, inevitabilmente, su quelli che, oltre la letteratura, sono i miei interessi. Per coloro che starebbero sempre con lo zaino in spalla o su un mezzo di trasporto, nei mesi scorsi, sono stati pubblicati: “Best in travel 2025” (Lonely Planet Italia), “Il faro che custodiva i libri” (Garzanti), “L’isola dei femminelli” (Fazi Editore), “L’emporio del cielo e della terra” (Fazi Editore), “Vedere il mondo in treno” (L’ippocampo), “Shimaguni” (Bompiani), “Misteri berlinesi” (Neri Pozza), “La fabbrica dei mappamondi” (L’ippocampo), “Un viaggio al mese” (Giacovelli Editore).
Per i cinefili, nell’ultimo anno, sono usciti “Il libro dei film” (Gribaudo), “Lezioni di cinema” (di F. Truffaut, Il Saggiatore), “Napoli-New York” (di Fellini e Pinelli, Marsilio, nelle sale in questi giorni la trasposizione di Salvatores), “Frankenstein junior di Mel Brooks” (Gremese Editore), “Christopher Nolan” (Marsilio), “Guida per i perplessi (di W. Herzog, Minimum Fax), “Io confesso. Conversazioni sul cinema allo stato puro” (di A. Hitchcock, Minimum Fax), “Paura e desiderio. Cose (mai) viste” (di E. Ghezzi, La nave di Teseo), “Walt Disney” (di Ejzenštejn, Abscondita), “Immagini” (di I. Bergman, Cue Press).
A cinofili e amanti dei cani segnalo “Il mio cane è un supereroe!” (Aboca), “E l’uomo incontrò il cane” (Adelphi), “Abbaiare stanca” (di Pennac, Salani Editore), “I cani hanno sempre ragione” (poesie di G. Catalano, Rizzoli) e il commovente “Hachiko” (Rizzoli).
Apro il capitolo “adolescenti” con la mitologia, dacché l’uomo è divenuto Sapiens le prime risposte le ha trovate in dei ed eroi, quindi via libera alle opere di Madeline Miller, Natalie Haynes, Christa Wolf, Hannah Lynn, Marilù Oliva, Andrea Marcolongo, Daniele Coluzzi, Giorgio Ieranò. Io mi impegno ad approfondire i miti nordici e celtici con L. Valle (Il Cerchio), perché ho beccato un alunno che li sa tutti! Doniamo, però, ai ragazzi anche le traduzioni in prosa o in versi dei poemi (Iliade, Odissea, Eneide) o leggiamoli ad alta voce con loro. E, quando persino qualche professore ipotizza di togliere Dante dai programmi del triennio di alcuni indirizzi, leggiamo a voce ancora più alta la Commedia, Omero, Ariosto, le liriche di Saffo e Catullo, le tragedie di Sofocle e Shakespeare, le commedie di Aristofane Goldoni e Molière. Sì, lo so che “i tempi sono cambiati”, che la pedagogia “ha fatto passi da gigante”, ma perché privare i ragazzi della Bellezza (anche formale) a prescindere? Perché credere che non siano in grado di seguire una narrazione di centinaia di pagine? Potrebbero stupirci! Come io, di me stessa, mi stupisco non sottraendomi a “io ti spiego il canto V dell’Inferno, tu mi spieghi l’ultima canzone di Sfera Ebbasta”, parafrasiamo in romanesco “Tanto gentile e tanto onesta pare”, applichiamo la narratologia alla young adult di Burgess Chambers Green e Scianna e al romance di Coleen Hoover (“It ends with us”), alleggeriamo la comprensione con le sintesi di D. Aristarco F. Muzzopappa A. Baricco e dello stesso Eco, realizziamo il booktok invece della schedatura. Torniamo ad elargire, inoltre, “Le mille e una notte”, Esopo, Fedro, Calvino, i fratelli Grimm, Andersen, Sepúlveda, Rodari, Perrault, Afanasjev, Dahl, Basile, Collodi, Rodari, i quattordicenni conoscono poche fiabe e favole! E sotto l’albero mettiamo anche, nelle più recenti edizioni illustrate, “Frankenstein”, “Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde”, “Piccole donne”, “Il richiamo della foresta”, “I tre moschettieri”, “I ragazzi di via Pál”, “Robinson Crusoe”, “Canto di Natale”. E ancora le storie della Ardone, del premio Strega Di Pietrantonio, di Catozzella, della Nothomb, di Zweig, di Steinbeck, di Bradbury, della Mannocchi, di Buzzati, di Barbero, della Arslan, di Flaubert.
Smarrirsi in digressioni alla Manzoni? A Natale puoi!
Per i lettori cosiddetti forti, prendete un cartaceo a caso di Berberova, Camus, Cechov, Dostoevskij, Garcia Marquez, Gogol’, Han, Kawabata, Kundera, Marai, Maupassant, Mishima, Morante, Nemirovsky, Pirandello, Sapienza, Saramago, Schnitzler, Sciascia, Wilde. Negli scaffali di filosofia scegliete “Un anno con Platone” (Neri Pozza) o saggi di Arendt, Borgna, de Beauvoir, Galimberti, Mancuso, Sartre, Weil; in quelli di storia omaggi a Sabbatucci; in quelli di musica “Una mattina mi sono svegliata” di Giovanna Marini (Rizzoli); tra quelli di sport vi stupirete di quanto siano prolifici gli atleti! Cataloghi di bellissime mostre a bizzeffe per gli appassionati d’arte e l’agenda letteraria 2025 (dedicata a Boccaccio) per coloro che ancora scrivono a mano.
Pur rimaste escluse alcune categorie (gattari, giallisti, fumettisti, cuochi), mi costringo a salutarvi. Continueremo nel 2025 a ripensare e/o ampliare le nostre biblioteche.
Dulcis in fundo per tutti, adulti e piccini, apprendisti lettori e lettori forti, una perla scoperta qualche giorno fa durante un corso di formazione: “Il libraio” di Régis de Sa Moreira (Aìsara), un racconto tenero e romantico ma pure ironico e irriverente. Pagine d’atmosfera, da scorrere dinanzi al camino o sul divano sorseggiando una tisana (invitati dal protagonista).
Buone feste, auguro a tutti le carezze di una raccolta di poesie sul comodino e l’ossigeno di un pacco di libri come quello che mi sono regalata io, nutrire il corpo non può bastare.
Gemma
Che Gemma di libro! ~ di domenica su I&CGemma Acri Guido è nata a Cariati e cresciuta a Rossano. Ha poi cambiato casa e paese più volte di quelle in cui si è lasciata tagliare i capelli. |