‘’I borghi marinari della sibaritide’’ dividono il territorio. Ed è subito polemica circa la possibilità di creare divisioni tra le due città di Corigliano e di Rossano. L’incursione sul punto di Domenico Campana, candidato alle ultime elezioni con l’ex sindaco Giuseppe Antoniotti. Due le preoccupazioni evidenziate:«il rischio che Rossano possa essere escluso da un programma di sviluppo territoriale; un duro colpo assestato alla condivisione di obiettivi e programmi comuni con Corigliano sulla strada di un progetto istituzionale di ampie vedute che si chiama ‘’fusione’’. E le argomentazioni pesantemente critiche di Peppino Antoniotti trovano, a distanza di qualche giorno, conferma proprio nell’allarme lanciato dalla marineria di Cariati, per il depauperamento che continua incessante della sua attivita’ ittica. Questi i dati del Coordinamento delle cooperative dei pescatori di Cariati: nel 2015 le unita’ di pesca sono scese a sedici , rispetto alle ventotto del 2009 e si e’ ridotto a venticinque il numero delle famiglie impegnate, rispetto alle 60 unita’ del 2009. In aggiunta circa trenta lavoratori del mare hanno chiesto la cencellazione definitiva dal registro dei pescatori marittimi, mentre otto piccoli proprietari hanno partecipato al bando ministeriale per l’arresto volontario definitivo della propria unita’ di pesca. Evidentemente quello di Mascaro e della sua maggioranza, alla luce di tale situazione disastrata della marina di Cariati, ‘’capofila’’ de ‘’I Borghi Marinari della Sibaritide’’, e’ stato un gesto di solidarieta’ che puo’ essere compreso da un punto di vista umano. Ma Mascaro non e’ stato eletto a capo di una ‘’Onlus’’. E certamente l’apporto di Rossano alla ‘’ cordata’’ , senza Corigliano, non puo’ riempire le ‘’falle’’, in termini di potenzialita’ produttive di unita’ ittiche, che si sono aperte nella marineria di Cariati, e cio’ indipendentemente dalla volonta’ dei lavoratori».