Sottolineati infine gli effetti nefasti post-chiusura: molte toghe dello ionio non seguono più le udienze per via dei costi legati alla mobilità. E’ in atto la pratica delle “sostituzioni” e molti giovani ( e meno giovani) avvocati meditano di lasciare la professione. Non ce la fanno sul piano economico. Distrutta la speranza di una carriera, di una professione, di un posto di lavoro, di chi ha investito per studiare e formarsi. A fronte di tutto questo lo Stato preferisce volgere lo sguardo dall’altra parte. Ma, ieri, ancor più grave è stata l’assenza di molti consiglieri comunali di Corigliano e di Rossano, dei sindaci del basso ionio, delle organizzazioni sindacali, dell’associazionismo. Assenti anche molti avvocati che, evidentemente, hanno sposato la “causa” Castrovillari. Presente invece molta società civile.Tanta divisione fa il gioco e avalla la famosa cabina di regia affaristica che ha posto la parola fine su Rossano. Tra le proposte inoltre: il blocco delle attività amministrative da parte dei sindaci e manifestazioni di protesta fino ad arrivare a Roma. La mobilitazione si è riattivata, nei prossimi giorni prenderanno forma le iniziative.