L’appalto per il nuovo ospedale della sibaritide è stato aggiudicato agli inizi del 2014 e contrattualizzato a settembre dello stesso anno.
Ora si è in attesa dell’approvazione del protocollo di legalità trasmesso dalla Prefettura di CS alMinistero degli Interni, quale passaggio necessario perché la ditta aggiudicataria, la TECNIS, possa dare il via alla progettazione definitiva.
Per l’Ospedale di Vibo V., contrattualizzato nella stessa data, il protocollo di legalità è stato licenziato già da qualche mese, sono stati adeguati i protocolli per gli aspetti sanitari con il Dipartimento della Sanità e lo scorso giovedì è stato già presentata la progettazione definitiva adeguata ai protocolli sanitari con il dipartimento della salute. Conseguentemente nel volgere di pochi mesi si procederà con l’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura del cantire. Perché questo ritardo per il nostro?
Occorre che chi può intervenga per sbloccare la situazione: il governatore Oliverio, che ha sempre creduto in questa opera essenziale per il nostro vasto comprensorio, può e deve svolgere un ruolo determinante, chiedendo conto di tali ritardi.
La sibaritide ha bisogno di avere una struttura capace di dare risposta alla domanda di ospedalizzazione, per capienza (334 posti letto), efficienza ed alta professionalità, senza trascurare, nelle more dei tempi di realizzazione (1000 giorni), di garantire e migliorare l’esistente, in cui si stanno sempre più aggravando le situazioni di emergenza, causati da 5 anni di disattenzione della Giunta Scopelliti e dei rappresentanti regionali del centro destra.
Quindi occhi aperti e pronti alla mobilitazione per spingere verso la soluzione del problema.
Apprezziamo molto l’impegno del presidente Oliverio e dell’assessore Guccione per la riapertura, come presidio di frontiera, dell’ospedale di Trebisacce, così come il mutato quadro di interesse verso tutte le problematiche del comparto sanitario di questo comprensorio anche in relazione al ripristino della dotazione dei posti letto previsto dai LEA al fine di limitare o impedire la migrazione sanitaria verso altre regioni.
Sollecitiamo, tuttavia, grande attenzione e vigilanza sulla tematica del nuovo ospedale, affinché maldestri o sconsiderati tentativi di qualche struttura ostile al governatore possano portare a dilatazione dei tempi di realizzazione o, addirittura, alla sua soppressione ove si accumulassero ritardi eccessivi tali da far perdere il finanziamento».(comunicato)
Teodoro Calabrò, consiglieri comunale (Pd)