ROSSANO Una “svista” dietro la prima rivisitazione dei distretti sanitari, in un primo momento erroneamente frazionati in tre aree e, solo successivamente, rettificati e riportati a due come un tempo. Con la sola differenza che il comune di Acri ricadrà su Rossano, mentre il Comune di Corigliano continuerà con Trebisacce. L’aspetto dei distretti, tuttavia, è il meno grave. Il dramma è la sanità ospedaliera, in primo luogo lo spoke “Corigliano-Rossano”. Qui la situazione non è da escludere non confluisca in procura, sia penale sia contabile. Non ne fa un mistero Flavio Stasi (RossanoPulita) che contesta a monte l’atto aziendale. Il movimentista chiede servizi e non certo “poltronifici”.«Si dia vita al grande distretto Corigliano-Rossano, in coerenza con lo Spoke, l’ospedale unico e il progetto di fusione delle due città, un distretto dislocato su tutto il territorio che serve 160 mila abitanti, cioè della stessa dimensione del distretto di Cosenza. Questo è il punto su cui faccendieri da strapazzo pagati da noi si stanno scervellando: evitare che l’area ionica acquisisca l’autorevolezza che merita. Una visione miope, criminale, tafazzista pagata col sangue di tutti i cittadini della provincia di Cosenza». L’appello poi ai consiglieri regionali perché diano una scossa a oliverio.«Non avendo ottenuto ancora alcuna risposta sulla messa in funzione della Risonanza Magnetica presso il presidio ospedaliero di Rossano ed essendo passati i 15 giorni dalla diffida mossa nei confronti degli organi competenti, annunciamo che a breve invieremo formalmente un esposto alla Procura della Repubblica, all’Autorità Nazionale Anticorruzione ed alla Corte dei Conti per capire per quali ragioni una apparecchiatura acquistata quasi 5 anni or sono e per cui sono stati spesi complessivamente centinaia di migliaia di euro, ad oggi non è ancora attiva ed il servizio diagnostico è al momento totalmente assente. Saranno gli enti preposti a giudicare di chi è la responsabilità di tutto questo. Contestualmente abbiamo ricevuto notizia della soppressione, da parte del commissario Scura, dei laboratori di analisi dello Spoke Rossano-Corigliano, in favore dell’ospedale Annunziata di Cosenza: tutto torna. Ricordo che il commissario è espressione del Governo. Se il commissario Scura spera di far passare questo provvedimento criminale sulle nostre teste si sbaglia: la mobilitazione civile che intendiamo organizzare, evidentemente, dovrà tenere conto anche del suo operato indecente ed irrispettoso del diritto alla salute».