CORIGLIANO Un consiglio comunale per spiegare ai cittadini come fare per rottamare le cartelle esattoriali inviate dalla Soget Spa. E’ quanto chiedono i responsabili locali del Partito socialista. “La possibilità – spiegano dal Psi – data dal governo ai cittadini, di mettersi in regola con tasse, multe e tributi arretrati e non pagati, non può rimanere lettera morta. Il governo, infatti, con la rottamazione di Equitalia, ha cancellato il pesante fardello di sanzioni che ogni cartella si portava appresso; pertanto, ogni cittadino, che abbia maturato un arretrato nel pagamento di somme dovute all’erario, o ad altri enti (si pensi alla Regione, per ciò che attiene il bollo auto), avrà la possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali che gli sono state notificate, aderendo entro il prossimo 31 marzo, a un piano di rateizzazione. Ciò comporterà l’eliminazione di sanzioni e more, che in molti casi hanno fatto lievitare il debito originario anche oltre il 50% in più. Anche i cittadini che non hanno pagato tasse o tributi comunali, in forza del provvedimento governativo potranno mettersi in regola, usufruendo dell’abbattimento dei costi aggiuntivi. Il governo, infatti, ha esteso tale possibilità anche a quei comuni, per i quali la società di riscossione non è Equitalia…È però necessario, e urgente, – da qui l’invito – che il Presidente del Consiglio Comunale convochi una seduta di assise consiliare, per estendere gli stessi benefici anche ai debitori di tasse e tributi locali, ai quali siano state notificate cartelle esattoriali da parte di Soget spa. Infatti il decreto governativo consente di estendere la rottamazione delle cartelle esattoriali emesse anche da altre società di riscossione diverse da Equitalia, a patto che gli enti affidatari lo prevedano espressamente, deliberando in merito. Tale operazione consentirebbe al comune di Corigliano di recuperare ingenti risorse non incamerate per tributi evasi negli anni scorsi, ma permetterebbe anche a tanti cittadini di affrontare con minore problematicità il graduale rientro della loro posizione debitoria”.
(fonte: La Provincia di Cosenza)