ROSSANO Vertenza degli assistenti fisici: la tensione cresce. La situazione rischia di sfuggire di mano alle istituzioni. I 39 lavoratori sono esasperati e in molti lanciano segnali di stanchezza. Intanto il Tar ha rigettato l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal ricorrente, Coop Sociale VITASÌ impresa sociale e associazione promozione sociale ANTEAS, decretando che la domanda cautelare non può allo stato trovare accoglimento in quanto non sussiste una situazione di danno grave e irreparabile per la RTI seconda classificata.
L’udienza è stata quindi rinviata alla Camera di consiglio per mercoledì 30 novembre per la trattazione collegiale. Si tenta si trovare una soluzione che, al momento, è difficile da individuare: da un lato le maestranze che chiedono l’assunzione a tempo indeterminato, dall’altra l’Ati che al fine di garantire il servizio di assistenza ha poi proceduto ad assumere altro personale. Una guerra insomma tra poveri. La vicenda tuttavia assume contorni di una gravità inaudita. Il Consigliere comunale di maggioranza, dalla pagina facebook pubblica una lettera aperta rivolta al
procuratore capo della repubblica presso il tribunale di Castrovillari Eugenio Facciolla . Lucisano va giù duro: chiede al magistrato di “voler fare chiarezza” circa la vertenza in atto, e si autoconvoca al fine di illustrare alcuneperplessità. Il Consigliere nel richiamare alcuni atti di intimidazione subiti in passato, denuncia l’avvenuta “aggressione nei confronti di una collega consigliere che sarebbe stata fatta oggetto di lancio di liquido infiammabile sui vestiti all’interno della casa comunale” . Un fatto che conferma il livello di intolleranza innescatosi nel Palazzo di Città. “Siamo sicuri che dietro questi episodi di disperazione non ci sia lo zampino di qualche fomentatore?”. Lucisano accenna a querele in atto nei confronti di chi, in un recente consiglio comunale, palesava responsabilità in capo ai vertici del movimento il Coraggio di Cambiare che avrebbe agito con la complicità di dirigenti e funzionari della macchina comunale. Il rappresentante istituzionale chiede inoltre al procuratore Facciolla “se ritiene opportuno voler verificare la bontà delle procedure amministrative in atto. Inoltre mi domando- afferma Lucisano- e domando a lei se era opportuno che un azienda (se pure in A.T.I. con un altra azienda )che aveva diversi contenziosi con le operatrici partecipasse al nuovo bando. Se eventualmente le stesse operatrici siano munite di abibilitazioni o specializzazioni o titoli che consentano a norma delle leggi vigenti l’espletamento del servizio ,al fine di maggior tutela dei ragazzi diversabili. Inoltre le chiedo di verificare i nomi degli assistenti da poco assunti a discapito di quelli storici in quanto da una lettura da me fatta presso l’elenco ufficiale dei nuovi assunti inviato al comune , ritengo che ci siano sorelle di consiglieri comunali in carica parenti stretti di dirigenti di alcuni partiti , e ritengo che ci possano essere amici stretti o parenti di alcuni ipotetici fomentatori , che ad oggi portano finta solidarietà alle operatrici cavalcando l’onda e approfittando del momentaneo stato di disperazione e protesta delle stesse , con il probabile tentativo di ribaltare questa triste vicenda contro un movimento politico e contro lo stesso sindaco che ritengo in tutta questa vicenda non abbia colpe se non quella di non aver voluto fare forzature ai limiti della legalità atte all’annullamento di tale bando anche per autotutela”. Nel frattempo i Verdi esprimono “solidarietà a quelle lavoratrici che da giorni stanno sfidando le intemperie, passando anche notti all’addiaccio, per presidiare in nome del diritto al lavoro il palazzo municipale. Crediamo fermamente che la vertenza vada risolta in tempi rapidi per ripristinare la legalità e un servizio che è troppo importante per diventare materia di beghe politiche”.
(fonte: La Provincia di Cosenza)