CORIGLIANO La giunta Geraci continua nell’azione amministrativa nella consapevolezza che i problemi sono tanti ed alcuni particolarmente complessi. Situazioni che richiedono margini di massima attenzione politica e, soprattutto, unità nell’ambito della coalizione che supporta il sindaco. Timidamente si affrontano le questioni e si tenta di dare delle risposte alla comunità. Che però non ha un’alta percezione di quanto l’esecutivo ritiene di aver fatto. Spira aria di rimpasto da più tempo. Le ragioni si rinvengono in una sorta di eccessivo frazionamento interno alla coalizione: troppe correnti. Il sindaco Geraci vorrebbe da un lato dare un segnale di discontinuità, così come richiesto da alcune componenti consiliari di maggioranza, dall’altra esprime perplessità in quanto un eventuale rimodulazione della giunta con relativi atti di sfiducia potrebbe tradursi come una implicita bocciatura dell’operato finora svolto. E poiché non risultano accordi politici di eventuali “staffette” l’operazione “rimpasto” si trasforma in decisione articolata da assumere.
Tra l’altro, tra le teste poste in discussione risulta esserci proprio quella del vice sindaco Franco Oranges, a cui il primo cittadino è legato da sentimenti di amicizia, se non altro perché il progetto “Geraci Sindaco” è nato insieme. Ma la politica, purtroppo, talvolta è anche questo.
Intanto c’è chi vuole mettere radici a Corigliano, tra questi il consigliere regionale del Coraggio di Cambiare Giuseppe Graziano da più mesi impegnato in prima persona nel tentativo di piazzare qualche bandierina nel centro ausonico. Da quel che risulta, secondo talune indiscrezioni, l’esponente anche di Forza Italia si sarebbe posto in maniera poco ortodossa. Nel senso che avrebbe contattato alcuni gruppi politici del territorio ma con un nominativo da imporre e calato dall’alto. Gesto poco gradito che ha determinato un nulla di fatto.
Nel frattempo il movimentismo civico si muove lentamente e tenta di costruire una rete di alleanze che possa tradursi in impegno con gli elettori. In questo spicca il movimento “Liberi Ausoni” che sta lavorando a tutto campo. Si stanno stringendo accordi importanti con solidi basi in Consiglio comunale, con ex sindaci, ed ex appartenenti alla ex Alleanza Nazionale. Malumori sprizzano nel movimento “Noi con Salvini” i cui quadri dirigenti locali sarebbero in procinto di abbandonare in quanto le linee politiche del proprio leader non risultano condivise. Non è da escludere che, parte del movimento, possa aprirsi a un’area civica per poi avviare un tavolo di trattative con altri partner già in campo.
L’attuale sindaco Geraci punta su una sua ricandidatura che potrebbe essere pregiudicata nel caso in cui si dovesse dare seguito ad alcune manovre interne al Palazzo di Città in materia di assunzioni e di personale.
La carta da spendersi a quel punto potrebbe essere quella del giovane avvocato Giuseppe Turano, attuale consigliere comunale, spesso presente in iniziative pubbliche in rappresentanza del sindaco. Ritirato in buon ordine, almeno per il momento, l’ex parlamentare Giovanni Dima che forse avrà colto un clima un po’ ostile attorno al suo nome. La figura che ad oggi appare quella più organizzata è quella di Aldo Algieri, che sta lavorando su una coalizione civica trasversale nell’interesse della comunità.