TREBISACCE . L’abbandono del PSI e l’approdo nel PD del sindaco Franco Mundo ha provocato pesanti reazioni nel partito che fu di Nenni e di Craxi, prima del segretario regionale Luigi Incarnato e, dopo, del segretario provinciale Franz Caruso. Il primo l’ha definita subito una “non notizia, per diverse e scontate ragioni” a partire dal fatto che Franco Mundo di socialista avrebbe solo il cognome, quello dello zio, l’ex parlamentare e a lungo sindaco di Trebisacce Antonio Mundo. Ma soprattutto perché Mundo non voterebbe più per il PSI dal 2005 allorchè avrebbe votato e fatto votare Mario Franchino mentre, sempre secondo Incarnato che lo assimila ai proprietari terrieri che sarebbero contro la nuova S.S. 106, oltre a non iscriversi al partito da quattro anni, dal PSI avrebbe ottenuto tutti gli onori e i risultati di cui gode. «Spero che il PD – ha concluso il segretario Incarnato – non partecipi a queste pagliacciate opportunistiche e private, che altro non fanno che offendere tanti valori…». Al segretario Incarnato, oltre al delegato Schiumerini che l’ha definito un “mestierante “ della politica, hanno risposto i Socialisti di Trebisacce. Questi hanno parlato di rancore e livore personale ricordando a Incarnato che il partito Socialista si è sempre caratterizzato per il forte impegno nel garantire le libertà degli individui e che, a seguito della diaspora socialista, sono stati tanti i Socialisti approdati nel PD. «Allora il segretario Incarnato – hanno scritto i Socialisti trebisaccesi addebitando ad Incarnato le sue responsabilità – non ha mai mosso ciglia, quasi fosse compiaciuto di tale esodo pensando forse che… meno siamo, meglio stiamo. In ogni caso – hanno concluso – desta preoccupazione il fatto che il segretario regionale di quello che resta del PSI si sia abbandonato a esternazioni così gravi ed offensive per tutti i Socialisti di Trebisacce… che esprimono solidarietà al sindaco Mundo confermando il suo grande impegno per il progresso di Trebisacce…». Ai Socialisti di Trebisacce ha risposto a stretto giro il segretario provinciale Caruso meravigliandosi innanzitutto per l’anonimato usato nella lettera. «Nessuno dei dirigenti del PSI vuole dare patenti di socialismo a chicchessia. Siamo consapevoli, infatti, che tanti dirigenti che tanto hanno avuto dal PSI, hanno abbandonato il partito per approdare a lidi più sicuri ed utili al proprio interesse personale. Tanti di loro – ha aggiunto Franz Caruso – hanno bussato alle porte del PD e di Forza Italia. Le motivazioni erano e sono sempre le stesse e di scarso o nullo valore politico…Che però lo faccia anche chi, grazie al PSI e sotto la sua bandiera, è diventato sindaco di Trebisacce e consigliere provinciale, non mi meraviglia affatto…». Insomma, clima rovente in città in vista delle prossime elezioni. Ognuno va dove si sente meglio rappresentato. E dove può meglio rappresentare. Ma se stesso o i cittadini? Questo lo vedremo. I cambi di casacca in politica sono sempre esistiti. E continueranno a esistere. Si son visti parlamentari piangere per il proprio partito, o Movimento, per poi vederli accasati in fantomatici gruppi misti in parlamento. Figuriamoci se il “salto” non possa avvenire in ambito locale. Certo, a Trebisacce il Partito Socialista deve fare anche “mea culpa”. Sarebbe il caso che Incarnato e Caruso affrontino al meglio la situazione, prima che si assista a una vera e propria diaspora. Che non farebbe bene al PSI, alla sua storia, alla stessa città di Trebisacce. (fonte: La Provincia di Cosenza)