Archiviata la triste parentesi dei pneumatici sgonfiati al Sindaco, al direttore Giudiceandrea ed al consigliere Calabrò, episodio semplicemente demenziale che – come abbiamo avuto modo di dire fin da subito – nulla ha a che vedere con la manifestazione civile, decisa e sacrosanta di Piazza Santi Anargiri, è il momento di continuare a spingere per interventi seri sulla sanità del nostro territorio.
E di interventi, in attesa del pluri-annunciato ospedale della sibaritide, ne sono necessari molti sugli ospedali esistesti, cioè sullo S.P.O.K.E. Rossano-Corigliano, sia in termini di riorganizzazione razionale dei reparti sia in termini di investimenti in personale e macchinari.
Il pronto soccorso continua a rappresentare una sceneggiatura horror inaccettabile in un Paese civile e richiede potenziamenti di personale, di spazi e di attrezzature per evitare di continuare a vedere pazienti ammassati nei corridoi, su sedie di fortuna o in attesa per GIORNI; continua a non entrare in funzione, aldilà degli annunci propagandistici, la risonanza magnetica il cui acquisto risale ormai a quasi 5 anni fa, un fatto inaccettabile reso ancor più grave dalla rottura definitiva della macchina vecchia e quindi della interruzione di un servizio di diagnostica fondamentale che, in certi casi, può determinare la vita o la morte dei pazienti; persiste un’organizzazione dei reparti insulsa ed irrazionale, fatta più per qualche primario effettivo o potenziale che per le comunità e così via.
Su questi ed altri punti intendiamo investire Oliverio e chiedergli degli impegni concreti. Altrettanto dovrà essere fatto con il Commissario ad Acta il quale, seppur nei limiti di un convegno importantissimo sui tumori, è stato già pubblicamente richiamato alle sue responsabilità rispetto alla situazione del nostro sistema sanitario, con particolare riferimento alle inqualificabili chiusure degli ospedali di Cariati e di Trebisacce ed allo stato attuale dello SPOKE, e con il quale è necessario aprire la stessa interlocuzione concreta che sembra potersi aprire con Oliverio.
Una cosa è certa: vista la situazione drammatica attuale e l’esperienza del passato, è necessario che l’intero territorio continui una mobilitazione civile ma decisa, come avvenuto il 13 dicembre in Piazza Santi Anargiri: la sibaritide non subirà più in silenzio gli atti criminali che continuano ad essere perpetrati nei confronti delle nostre comunità. Le Istituzioni extra-locali, a partire dal Governatore Oliverio fino al Commissario Scura passando per ogni consigliere regionale e parlamentare calabrese, devono prendere atto di una situazione insostenibile dal punto di vista sanitario, sociale ed economico di cui sono tutti, direttamente o indirettamente responsabili: il tempo dello scarica barile è finito.
Nelle prossime settimane, pertanto, continueranno le iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione per chiedere interventi urgenti sugli ospedali esistenti e per fare chiarezza sull’organizzazione della sanità sul nostro territorio, una mobilitazione che finirà solo quando arriveranno risposte concrete.
Flavio Stasi
Consigliere Comunale – Gruppo Consiliare Rossano Pulita
(fonte: comunicato stampa)