CARIATI Nell’area della Sibaritide, come se non fosse già sufficiente la storica condizione di isolamento ed arretratezza infrastrutturale, assistiamo da ormai troppo tempo ad un lento ed inesorabile arretramento dello Stato con il venir meno di alcune essenziali articolazioni territoriali; una situazione di generale disinteresse rispetto al destino di questi territori che ha determinato, negli anni,la chiusura di presidi pubblici e che ha causato, soprattutto nel settore della sanità e dei servizi sanitari, dannosi ed inaccettabili passi indietro.
Cariati è nei fatti uno dei centri più danneggiati!!! E la chiusura dell’ospedale – che per anni è stato un punto di riferimento per i cariatesi e per tutti i cittadini dei comuni vicini – è una ferita ancora aperta ed i cui effetti negativi sono visibili se si pensa alla riconversione mai portata a termine.
Ne è testimonianza quella che ad oggi è rimasta solo un’idea e cioè la Casa della Salute, ne è incontestabile prova il fatto che il PPI – il Punto di Primo Intervento – non ha una dotazione di risorse umane e materiali sufficienti; a fronte di tutto questo risulta, dunque, assolutamente inspiegabile ed inaccettabile la decisione della Struttura Commissariale per la Sanità che nel ridefinire la Rete Territoriale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ha stabilito una ulteriore riduzione di dieci posti letto di RSAM.
E’ inspiegabile perché Cariati ha già dato il proprio contributo al Piano di Rientro dal debito sanitario ed alla complessiva riorganizzazione delle strutture sanitarie pubbliche con la chiusura del proprio ospedale!
E’ inaccettabile perché già lo scorso 7 ottobre, nella mia qualità di delegata dall’Assemblea dei Sindaci della Sila Greca ed a nome di tutti i 14 Sindaci, avevo chiesto un incontro urgente sulla precaria situazione sanitaria esistente sul territorio. Se solo il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio ci avesse dato udienza allora, probabilmente oggi non saremmo giunti a questo triste epilogo.
Infatti la nostra richiesta, corredata da ogni elemento necessario e sufficiente a palesare la preoccupazione delle Istituzioni locali e della comunità amministrate, non ha ricevuto alcuna risposta.
Un fatto grave sotto il profilo istituzionale!
La nuova riduzione sarebbe dunque un fatto rispetto la quale non possiamo in alcun modo far finta di nulla ed a tal proposito ringraziamo il Prefetto di Cosenza che, su nostra esplicita richiesta e con la sensibilità che lo caratterizza, ha inteso convocarci al Tavolo Tecnico Istituzionale al fine di concordare definitivamente l’assetto della Rete Territoriale.
Naturalmente ci opporremo con tutta la determinazione necessaria ad ogni provvedimento pregiudizievole per la comunità cariatese ed i comuni vicini.
(fonte: comunicato stampa)