ROSSANO “Aprire un fronte politico ed amministrativo frontale con la Regione Calabria affinché assolva ai propri impegni ormai inderogabili, senza le solite posizioni ambigue che hanno caratterizzato il Consiglio nel passato, laddove si deliberava tutto e niente per generare confusione e palliativi”. Questo quanto ha chiesto il Comitato in difesa di Bucita e del territorio ai consiglieri comunali di Rossano, avvisando che “la città non si farà più prendere per i fondelli con analisi casuali o impegni fittizi: il Dipartimento Ambiente deve avviare il piano di caratterizzazione della discarica di Bucita e stanziare i fondi per la bonifica della discarica di Olivellosa, solo a quel punto sarà opportuno intervenire sull’impianto”. La bonifica dei siti è il risultato al quale bisogna tendere e la “posizione transitoria del Consiglio Comunale di ieri (giovedì, ndr), che nega eventualmente anche la variazione del piano regolatore qualora la Regione non acconsenta a rimandare la conferenza dei servizi prevista per il 24 c.m., è da ritenersi positiva – afferma il Comitato – se resta coerente e propedeutica ad una battaglia vera per la difesa del territorio, senza farsi – come tradizione – abbindolare dalle fumose e illegittime tesi dei Dipartimenti Regionali che, siamo certi, non tarderanno ad arrivare anche tramite impropri messaggeri locali. Dobbiamo difendere il territorio con ogni mezzo. La città di Rossano è stata ripetutamente “responsabile” in passato, ora sia responsabile la Regione Calabria, emanando atti concreti ed impegnando le somme necessarie per la caratterizzazione e la bonifica delle discariche del territorio”. Se ciò non dovesse avvenire, il Comitato” percorrerà ogni strada possibile per costringere le istituzioni competenti a compiere il proprio dovere, senza escludere una nuova mobilitazione territoriale. A proposito: a che punto sono le indagini per il palese traffico illecito di rifiuti denunciato ormai due anni fa?”.
Su questo punto, “in attesa che la Procura della Repubblica faccia luce sul traffico illecito di rifiuti perpetrato anche nella discarica di Bucita – va avanti il Comitato – la Regione continua a non effettuare un piano di caratterizzazione di quella famigerata discarica nonostante sia imposto dalla comunità europea e nonostante lo imporrebbe anche il buon senso. L’impressione è che i tecnici del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria non vogliano “scoprire” ciò che è stato abbancato e che quotidianamente rilascia i propri nefasti effetti sulla nostra terra e nella nostra acqua. Non solo: la regione prese l’impegno ormai 8 anni fa, nero su bianco, di bonificare le discariche del territorio (Olivellosa, Traforo, Bucita) con tanto di fondi da stanziare: un impegno che prevedeva una contropartita di sangue da parte della nostra città, contropartita che è stata pagata facendo abbancare a Bucita i rifiuti dell’intera Calabria nella totale anarchia generata dall’Ufficio del Commissario”. Per quel che concerne l’intervento di revamping previsto già dalla Giunta Scopelliti “non può essere giudicato, di per se, negativamente: è semplicemente impossibile peggiorare la situazione attuale”.