Fusione, Corigliano precisa: richieste finanziarie rafforzano progetto

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Fare chiarezza e bandire le polemiche. Sono queste le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione Geraci ad intervenire, attraverso un comunicato stampa, per ulteriormente chiarire la propria posizione nei confronti della fusione con il comune di Rossano. “A partire dall’atto di impulso sulla fusione – si legge nella nota stampa – approvato in Consiglio comunale nel 2016, si è sempre auspicato l’allargamento al comune di Cassano allo Ionio. Una città unica di oltre centomila abitanti avrebbe ancora più opportunità da sfruttare sul piano dello sviluppo e della crescita. La richiesta di un confronto sul piano finanziario con la vicina Rossano è solo un ulteriore momento di chiarezza che va a rafforzare il percorso della fusione stessa. È quanto precisa l’Amministrazione Comunale cogliendo l’occasione, ancora una volta, per far chiarezza sulla ribadita e trasparente volontà di una fusione fra Corigliano e Rossano. Con la Fondazione TraspArenza – si aggiunge – è stato convenuto un piano di formazione del personale, sugli aspetti normativi, amministrativi, tributari e finanziari, alla luce delle notevoli novità legislative recentemente introdotte. Il professore Ettore Jorio non è consulente del comune di Corigliano ma, insieme al Professore Enrico Caterini, ha assistito gli uffici finanziari ed ha prestato gratuitamente la sua opera per far superare al comune di Corigliano lo stato di pre-dissesto, in cui l’Ente versava all’inizio della consigliatura”. A questo punto, vista la deliberazione di ieri in Consiglio regionale, sarebbe auspicabile un confronto sempre più serrato e costruttivo. La situazione finanziaria dei due Comuni non è delle migliori, come ormai risaputo. Senza voler entrare nel merito, potrebbe essere anche Rossano a chiedere conto dello stato patrimoniale delle casse coriglianesi. ma bisogna andare oltre. Confronto si, ma costruttivo. Intanto si precisa che ieri nel nostro articolo di apertura di pag. 23 nell’articolo a firma di Serafino Caruso si è utilizzato nella terza colonna, involontariamente, il nome “Siinardi” anziché “Jorio”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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