Fusione e Area Vasta. La tematica s’infiamma, soprattutto dopo l’inserimento, nella discussione, di Cassano. Enrico Iemboli, componente del comitato delle cento associazioni, sottolinea come non abbia “nulla in contrario a che un territorio si aggreghi il più possibile, ma l’aggregazione deve essere funzionale e realistica, la fusione è altra cosa, non a caso avviene tra realtà territoriali limitrofe e confinanti, mentre l’idea di area vasta comprende oltre alla città che deriva dalla fusione anche il resto del territorio di una area. Ritengo sia un bene che si realizzi la fusione tra Corigliano Calabro e Rossano, obiettivo per il quale personalmente mi sono mosso e lavoro, ritengo sia altrettanto positivo che in futuro la città di Cassano e del resto degli altri comuni vogliano collaborare con la nuova città che sorgerà a seguito della fusione. Solo a queste condizioni ed in questo modo è possibile che l’intera vasta area della sibaritide possa trarre vantaggio e creare le condizioni di ripresa dei settori trainanti dell’economia, della cultura, del commercio; in altri termini perché questa area finalmente decolli e crei le condizioni di vivibilità che riescano ad attrarre le future generazioni.
La nuova città derivante dalla fusione sarà punto di riferimento e al servizio dell’area vasta e l’area vasta sarà a sostegno dell’azione della nuova città, in una forma di reciproca di collaborazione da cui entrambe ne ricave-ranno benefici.
L’idea di fusione generalizzata tra e con tutti i comuni non farebbe che complicare la stessa idea di fusione, senza raggiungere l’obiettivo. Farla invece fra due città contermini, fra due realtà che di fatto si sono integrate e che nei fatti hanno realizzato la fusione”.