CORIGLIANO Le polemiche che da un po’ di tempo stanno investendo il Partito Democratico a tutti i livelli, approdano anche in città.
L’ex assessore ed ex segretario cittadino, Leonardo Antonio Zangaro, insieme ad altri tre iscritti e componenti il direttivo del Circolo di Schiavonea, attraverso una nota stampa dai toni fortemente polemici, annunciano la loro uscita dal partito.
“Il partito democratico – sostengono Leonardo Antonio Zangaro, Franco Catello Cozza, Pietro Mangano e Gianni Laforza – ha completamente perso il senso della politica.
Non ci riconosciamo più in questo partito che ha permesso al governo, alla regione e alla provincia, di garantire sempre di meno quei diritti sociali che erano alla base della costituzione: lavoro, scuola, salute, casa.
E’ in atto un cambiamento che ha tolto protezioni sociali senza sostituirle con altri strumenti di copertura sociale di uguale forza, e che ha lasciato sempre di più il cittadino solo di fronte ad una società in cui le regole sono dettate dal più forte e dagli interessi di chi occupa le poltrone.
Abbiamo assistito alla creazione di nuovi gruppi di potere, alla riaffermazione di quei poteri, più o meno occulti che hanno governato con le regole dei consigli di amministrazione e che hanno come caratteristica principale la mancanza di base democratica.
Una grossa parte di cittadini è stata privata delle garanzie sociali e su di essa ci si è limitati ad interventi occasionali di tipo caritatevole assistenziale che hanno prodotto forti clientele. Non accettiamo questa società protetta, parassitaria che vive di rendita sulle spalle dei più deboli e di coloro che fanno il loro dovere, che vive in un sistema composto da tanti sottosistemi che assorbono e sprecano risorse sia umane che finanziarie, accrescendo il debito pubblico e gli sprechi, rendendo buio il futuro dei nostri giovani. Il tentativo fallito del partito democratico ci indica chiaramente che bisogna ridefinire nuove e diverse forme di aggregazione politica e che solo dopo sarà possibile passare a co-struire strutture e partiti. Il nostro impegno è quello di richiamare gli uomini, i cittadini a combattere con ogni energia un sistema di potere conservatore, immobile. E’ il momento di ritornare a parlare di meriti e bisogni e di aggiornarli alle condizioni del presente, di avere il coraggio di ammettere a noi stessi che certe forme esistenti dello stato sociale hanno costruito, specialmente nel mezzogiorno, più sudditanza clientelare che cittadinanze.
Ed è per queste ragioni che ci siamo dimessi dal direttivo del circolo del Pd di Schiavonea, insieme a questo gruppo altre decine di iscritti hanno rinunciato al rinnovo dell’iscrizione al partito”. Zangaro tra l’altro oltre ad aver rivestito il ruolo di assessore comunale è svolgo anche le funzioni di segretario del partito. La presa di posizione assunta in queste ultime ore assume un significato importante ai fini della tenuta del partito in vista delle amministrative del 2018 dove si assisterà a nuovi scontri tra figure che hanno rivestito ruoli di partito e che oggi si rivedono in movimenti civici. Cambiano le sigle, ma gli uomini e le donne sono sempre gli stessi.