Il sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici e il responsabile dell’ufficio demanio Cataldo Iozzi da oltre un anno sotto osservazione. Gli investigatori hanno avviato e concluso le indagini di una vicenda che nasce nel 2015 e che ora è giunta a conclusione. I due devono rispondere di abuso d’ufficio continuato in concorso. Il fascicolo è in mano al pubblico ministerto Angela Continisio della Procura di Castrovillari. L’udienza preliminare, secondo indiscrezioni, sarebbe già stata fissata per il 2 novembre 2017.
Le accuse ruotanto attorno a una presunta violazione al piano spiaggia del comune di Mandatoriccio. Secondo quanto emerge , il burocrate coinvolto avrebbe dovuto astenersi nel caso di una pratica che riguarda un suo stretto familiare. Sono state prese di mira alcune concessioni e un atto deliberativo di giunta.
Tutto ha inizio da un imprenditore al quale è stata negata l’autorizzazione in concessione della specifica area demaniale, poiché sprovvisto l’entedel piano comunale di spiaggia. Una regola, però, che pare sia valsa solo per quell’imprenditore e non per altri. Siamo intorno al 2015, quando il privato con una missiva coinvolge gli organi competenti incluso la Procura della Repubblica. La presunta vittima racconta alcuni aneddoti della vicenda e chiama in causa il responsabile dell’ufficio demanio il quale rilascia una concessione provvisoria, analoga alla richiesta del denunciante, a un’azienda all’interno della quale lavora l’assessore ai lavori pubblici. La denuncia è articolata e complessa, ed ha visto il coinvolgimento anche del Prefetto di Cosenza. Sono state, nella fase topica del fatto, notificati atti di diffida e sollecitazioni. Ma niente da fare, nessun margine di ascolto né di accoglienza delle rivendicazioni. Anzi, il privato narra fasi in cui avrebbe subito finanche atti di persecuzione e vendette della cui cessazione avrebbe dovuto interessarsi l’autorità prefettizia. L’azione investigativo ha concluso l’attività d’indagine e a novembre il giudice per l’indagine preliminare dovrà pronunziarsi sul caso: se procedere con un rinvio a giudizio o se archiviare.