Crosia: trasparenza, il sindaco Russo si difende e rilancia

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CROSIA Bersaglio del sindaco Antonio Russe il PD e il Consigliere di opposizione Filippelli. L’amministratore si difende, attaccando. E prova a smontare ogni accusa sul merito: sul dialogo e confronto in assise civica Russo precisa: “Un consiglio convocato per discutere di un’unica atavica questione, ancora irrisolta, che riguarda il disagio di diverse decine di residenti coinvolti in un contenzioso tra due privati. Una storia ben nota alla cittadinanza e sulla quale l’Amministrazione comunale, per quelle che sono le sue competenze, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, è intervenuta. Dopo l’autonoma chiusura, ad opera di una delle due parti in causa, al traffico veicolare e pedonale, della strada di completamento tra Via Martin Luther King e Via Kennedy, infatti, l’Amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza, di riapertura della stessa via. Ordinanza che è stata impugnata dai privati interessati, ma puntualmente confermata dal TAR che ne ha rigettato la richiesta di sospensiva. A riprova della regolarità delle procedure e delle iniziative intraprese dall’Ente. Ma questa è storia. Ora si sta provvedendo a completare l’iter di esproprio della suddetta via per realizzare una strada pubblica. Un progetto rientrante in quel processo di urbanizzazione, avviato dal precedente Esecutivo Russo nel lontano anno 2007, poi interrotto dall’insediamento del Commissario prefettizio e che poi l’Amministrazione Aiello, targata PD, aveva favorevolmente ripreso e votato per inserire il suddetto vicolo nel Piano Viabilità. Strana oggi questa contraddizione dello stesso PD, che puntualmente ha memoria corta ed è incoerente con le scelte del passato! Detto ciò – sottolinea Russo- non solo ho ben spiegato e ricostruito nel corso dell’Assise tale problematica, ma soprattutto, ho esercitato il mio ruolo di Presidente del Consiglio, placando polemiche artatamente messe in atto dalla minoranza PD, e “dall’indeciso” Consigliere Filippelli, solo per acuire l’astio tra i due privati in causa, che erano presenti all’Assemblea, e l’Amministrazione comunale. Allo stesso Filippelli, il quale farebbe bene a schiarirsi una volta per tutte le idee e chiarire la sua posizione all’interno del Consiglio Comunale, ho concesso la parola per ben due interventi, salvo poi, fermare il terzo, in applicazione del regolamento comunale, che ho l’obbligo, ripeto, di far rispettare, in qualità di Presidente del Consiglio. Il problema è che, a mio avviso, c’è la cattiva abitudine di sacrificare il bene comune a fronte dell’interesse privato”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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