«Se non si interviene con urgenza, della Strada Provinciale Fondovalle Rocca-Canna-Nocara resterà ben poco: due generazioni hanno lavorato per realizzarla e, ahimè, la nostra generazione non è in grado di difenderla». A rilanciare questo accorato appello è stato il sindaco di Rocca Imperiale ed ex consigliere provinciale Giuseppe Ranù il quale, dopo aver emesso un’Ordinanza di chiusura della strada onde evitare incidenti, ha ripreso l’analoga sollecitazione del sindaco di Canna Giovanna Panarace e del sindaco di Nocara Francesco Trebisacce tutti preoccupati per le condizioni in cui è ridotta l’unica via di comunicazione tra questi tre comuni e la S.S. 106 a seguito dei reiterati straripamenti del torrente Canna. Dopo aver sensibilizzato tutte le istituzioni i tre sindaci hanno deciso di convocare un consiglio comunale congiunto per dar vita alla protesta. Il primo cittadino del “Paese dei Limoni” in realtà ha riferito di aver avuto contatti con il dr. Mariggiò dirigente del Dipartimento LL.PP. della Regione il quale si sarebbe impegnato a inviare qualche mezzo per tamponare la situazione, ma le tiepide rassicurazioni del Dirigente non hanno tranquillizzato il sindaco il quale ha ricordato che la pericolosità della situazione è ben nota agli uffici regionali anche perché è stata accertata dallo stesso prof. Carlo Tanzi responsabile regionale della Protezione Civile nel corso di suoi appositi sopralluoghi. «La situazione è particolarmente compromessa – ha rivelato l’avv. Ranù confermando la propria fiducia nel presidente Oliverio con il quale è spesso in contatto – per cui non bastano interventi-tampone ma occorre intervenire con opere strutturali altrimenti, prima o poi, potrà accadere l’irreparabile». Detto questo il sindaco Ranù, che per la cronaca è stato candidato alla Regione ma non è stato eletto per la polverizzazione del voto nell’Alto Jonio, è tornato a sottolineare la debolezza politica di quest’area che risulta essere priva a tutti i livelli di rappresentanza politica. «I sindaci e gli amministratori del PD e della nostra area politica – è l’appello dell’avv. Ranù – devono ritrovare la coesione smarrita e fare squadra a favore del territorio, solo così potremo uscire dall’angolo, altrimenti nell’Alto Jonio continueremo a registrare solo tagli e macerie».
(fonte: La Provincia di Cosenza)