Attorno alla fusione delle Città dell’Area urbana Corigliano-Rossano non può e non deve esserci alcun tentennamento da parte della politica. Che, al contrario, ha il dovere, assunto innanzitutto all’interno dei Consigli comunali di entrambe le municipalità, di portare avanti questo importante e ambizioso progetto di progressione territoriale e di essere voce persuasiva e convincente all’interno delle due comunità. Le procedure amministrative e burocratiche finora portate a termine sono state operate seguendo la linea di principio espressa dai massimi organi istituzionali delle due Città e sostenute con grande responsabilità. Questo, con la consapevolezza che la concretizzazione di questo progetto significa innanzitutto garantire un’immediata, e non futuribile, stagione di rilancio dei servizi e dei diritti: dalla mobilità alla sanità, passando per lo sviluppo della piccola e media industria, del turismo e dell’artigianato. I fondi per realizzare tutto questo sono dietro la porta della fusione!
È quanto dichiarano i coordinatori provinciali di Forza Italia, Giuseppe Graziano e Luigi De Rose, chiaroend, in modo inequivocabile, la posizione del partito in merito alla fusione di Corigliano-Rossano.
La concretizzazione del progetto di fusione delle due più importanti città dello Jonio cosentino – dicono Graziano e De Rose – rappresenta una priorità ed un punto focale imprescindibile dell’azione politica di Forza Italia. Anzi, è un’idea per la quale il partito ha assunto una posizione di grande responsabilità e chiarezza, sostenendo nei mesi scorsi non solo le deliberazioni dei due Consigli comunali di Corigliano e Rossano, favorevoli ad una nuova forma istituzionale inglobante delle strutture municipali locali e dei servizi, ma anche facendosi promotore ed ispiratore politico, in seno al Consiglio regionale, della proposta di Legge Graziano. Promossa e sostenuta convintamente – precisano – sia in Assemblea che nella Prima commissione consiliare dai gruppi di Forza Italia e della Casa delle Libertà, e votata all’unanimità da tutte le forze politiche in Consiglio regionale. A breve sarà indetto il Referendum consultivo e sarà questo il banco di prova determinante del lavoro svolto nel corso degli ultimi anni, portato avanti grazie alla perseveranza del Comitato delle 100 Associazioni così come anche da buona parte della politica territoriale, mirato a raggiungere questo storico obiettivo. Che per la Sibaritide, e non solo per Corigliano e Rossano, rappresenterebbe il riscatto e l’opportunità di programmare finalmente un concreto, lungimirante e ambizioso piano di sviluppo. Ci riferiamo alle realtà esistenti: dal porto di Schiavonea a Corigliano all’area industriale Enel a Rossano, passando per il prezioso comparto agroaliamentare e finendo alla la famigerata Statale 106 e alla linea ferroviaria ionica, che potrebbero godere subito di quei finanziamenti, bloccati da anni, per un progetto integrato di servizi a sostegno della conurbazione. O ancora ai tanti progetti e servizi finora rimasti solo in potenza, perché non supportati dall’autorevolezza dei numeri di cui, invece, può godere una grande città di quasi 100mila abitanti.
Insomma, un’opportunità per tutti i cittadini dell’alto Jonio calabrese di essere orgogliosi di vivere in un territorio che non offre solo storia e prestigio ma anche una rete efficiente di diritti! Abbiamo solo un problema, che è sostanzialmente culturale: informare i cittadini dell’utilità e dei vantaggi derivanti dalla fusione. Nei prossimi giorni – concludono Graziano e De Rose – insieme ai dirigenti giovanili e del territorio avvieremo una importante campagna di comunicazione pervasiva che interesserà le famiglie, le scuole, gli imprenditori e tutti gli strati sociali delle due Città in vista dell’ormai prossimo referendum
(fonte: comunicato stampa)