L’estate è alle porte ma a Villapiana, cittadina turistica per eccellenza, oltre alle chiacchiere, tutto è fermo ed è come se gli amministratori fossero ancora in preda al letargo invernale. Lapidario e tranciante il giudizio del gruppo di Minoranza “Villapiana Domani” rappresentato in consiglio da Ilaria Costa la quale cerca di dare la sveglia agli amministratori ricordando loro tutte le cose che ci sono da fare per evitare di far trovare la cittadina impreparata. «Eppure – ha scritto Ilaria Costa dopo aver evidenziato la stasi – le cose da fare sono tante, soprattutto con l’approssimarsi della Santa Pasqua e l’arrivo dei primi turisti: pulizia spiagge, manutenzione lungomare, riparazione buche stradali, manutenzione del verde, illuminazione pubblica… Non vogliamo mica che, chi arriverà ad esplorare la nostra cittadina in funzione di una scelta estiva, la trovi in pantofole, con i bigodini in testa e una maschera di bellezza come una vecchia zitella». La Costa allarga quindi il discorso chiedendo lumi sui progetti in cantiere: l’Unione dei Comuni, Terre degli Enotri e l’istituzione del Liceo Musicale su cui si sta polemizzando in questi giorni. E a questo proposito l’avv. Costa dice la sua: «I 280mila euro di mutuo ottenuti dalla Cassa DD.PP. per realizzare un’opera discutibile (l’edificio per ospitare il Liceo Musicale) non era meglio investirli per la manutenzione delle nostre scuole che, come più volte ricordato, versano per così dire… in condizioni non certo eccellenti?». Detto questo e ribadito un concetto, quello della sicurezza nelle scuole molto gettonato dalla stessa Costa, l’ex candidato-sindaco ricorda all’esecutivo quelle che sono a suo dire le maggiori criticità: la Scuola Primaria e quella Secondaria, entrambe del Centro che, per mancanza della necessaria manutenzione, presentano tutta una serie di problemi e di disservizi che la Costa, dimostrando di essere abbastanza documentata, elenca uno per uno, «con l’auspicio – conclude – che il sole della primavera possa ridestare i nostri politici dal torpore del lungo letargo invernale».