Il WWF Calabria Citra in prima fila nella salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio boschivo. Arriva il plauso “pur nel raccapriccio provato nel leggere la notizia, all’operazione condotta, nei giorni scorsi, dai Carabinieri Forestali di Rossano che ha portato al sequestro probatorio e preventivo di una superficie di quasi 500 mila metri quadri di proprietà della Regione Calabria, nello specifico dell’Azienda Calabria Verde, in località Rinacchio. L’accertamento, all’interno dell’area, del taglio furtivo di 3074 piante, principalmente di Cerro, per un valore di oltre un milione di euro, oltre al danno economico, derivante dalla commercializzazione abusiva del legname, ha provocato anche un grave e forse irreparabile danno all’ecosistema e alla biodiversità della zona compromettendo la stabilità idrogeologica a causa della privazione della copertura del suolo, è, infatti, tristemente noto che lo sradicamento indiscriminato di vaste superfici forestali, costituisce una delle cause principali di frane, valanghe ed erosioni. Motivo per cui, sin da ora, annunciamo che, una volta individuati i responsabili di tale criminale azione ci costituiremo come parte civile in giudizio”. Le forze dell’ordine stanno lavorando all’individuazione dei colpevoli. La faccenda, comunque, è molto intricata. E non sono esclusi colpi di scena riguardo le indagini. Chi opera nel taglio dei boschi agisce sapendo di essere coperto. Ma da chi? Attendiamo la risposta.