CORIGLIANO “La città deve prendere atto che questa Amministrazione Comunale, e i suoi sostenitori occulti, hanno confermato tutta la loro incapacità e fragilità così favorendo un nuovo clima di dubbi e di sospetti, se non addirittura un nuovo humus dove far attecchire il malaffare”.
E’ durissimo e frontale l’attacco che il centrosinistra coriglianese sferra, attraverso un comunicato stampa, nei confronti dell’esecutivo Geraci e della maggioranza consiliare che lo sostiene. I partiti di centrosinistra si sono riuniti nei giorni scorsi nella sede del Pd allo Scalo, allo scopo di discutere della grave situazione venutasi a determinare a seguito dell’insediamento della Commissione d’accesso agli atti amministrativi, voluta dal prefetto di Cosenza. “Il Centrosinistra coriglianese – si legge in un comunicato stampa – è fortemente preoccupato per la fragilità e la permeabilità che la gestione amministrativa della giunta Geraci ha riprodotto. Dopo 7 anni, ritorna a Corigliano la Commissione di accesso agli atti; la prima volta fu nel 2010, e la relazione da essa prodotta, dimostrando le infiltrazioni mafiose, determinò lo scioglimento del Consiglio comunale. Il commissariamento che ne seguì, durato circa 2 anni, se ha avuto il compito di recidere ogni legame tra gestione amministrativa e malaffare, ha poi consegnato alla amministrazione successiva, quella democraticamente eletta, il dovere di evitare che i fili si riannodassero, ossia che non si ricreassero le condizioni affinché il malaffare potesse nuovamente insinuarsi nella corretta gestione della cosa pubblica.
Se, a distanza di 4 anni dal suo insediamento, – prosegue la nota – la maggioranza a guida Geraci ha determinato il ritorno di una Commissione d’accesso, ciò significa che Geraci, e la sua maggioranza, hanno fallito politicamente, prima ancora che la stessa Commissione si determini sui risultati delle proprie indagini. Ogni sospetto andava fugato, con atti e comportamenti che fossero inattaccabili. Occorreva una tensione e un rigore morale che fossero al di sopra di ogni sospetto.
E invece, se il Prefetto ha inviato a Corigliano una troika per verificare la regolarità degli atti, ciò significa che quanto meno qualche sospetto, qualche sentore, qualche indizio, il Prefetto li avrà pure avuti! Probabilmente, questa Amministrazione ha consentito di ipotizzare che i fili tra gestione della cosa pubblica e malaffare si riannodassero, determinando le condizioni per una più attenta osservazione da parte del Prefetto.
Gli atti amministrativi prodotti, ora, sono sotto lente d’ingrandimento: ci auguriamo che non ci siano rilievi tali da determinare un nuovo scioglimento del Consiglio Comunale, perché la nostra Città ne uscirebbe distrutta, annichilita. È però sotto gli occhi di tutti che le infiltrazioni mafiose, già acclarate, e le sospette nuove infiltrazioni, di cui si sta occupando la Commissione d’Accesso, nascono purtroppo con i governi di centrodestra: Corigliano prenda atto che solo il Centrosinistra è un baluardo contro ogni illegalità”.