Manovra finanziaria: ripiombano i problemi di sempre. Di metodo in primo luogo e di trasparenza in secondo battuta. Il capogruppo consiliare, nonché coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Ernesto Rapani, commenta le ultime «strambe sortite» del governo cittadino in materia di Bilancio e Documento unico di programmazione.”L’amministrazione comunale – commenta Rapani – avrebbe dovuto approvare il bilancio entro il 31 marzo e mettere a disposizione dei consiglieri comunali tutti gli atti venti giorni prima. Ebbene, nulla di tutto ciò si è verificato ed anzi siamo stati costretti noi a richiedere una riunione di commissione bilancio lo scorso 16 marzo. Ad oggi questi documenti non sono pronti e questo giocare a nascondino di un’amministrazione che deve essere trasparente in tutti i suoi atti per legge, denota una improvvisazione ed una impreparazione politica da far paura. Perché questi giocano con il futuro, imminente e prossimo, dei rossanesi. Per Ernesto Rapani sarebbe anche opportuno «sapere cosa e se hanno risposto alla nota inoltrata dalla Corte dei Conti lo scorso gennaio, data dalla quale l’Amministrazione comunale aveva venti giorni di tempo per rispondere e controdedurre». Grane su grane, problemi su problemi che «questo governo cittadino – insiste – continua a rimandare, nascondendo la testa sotto la sabbia e sperando che i problemi passino da soli. Mi chiedo perché si debba arrivare, come ormai è prassi, all’ultimo secondo utile per affrontare i problemi e le scadenze. E’ inauditamente grave che questi amministratori tentino di nascondere il loro agire, come se la gestione della cosa pubblica sia affare loro. Come se le finanze fossero le loro ed i problemi degli altri. Prendiamo l’ente di riscossione: anche in questo caso la Corte dei Conti negli anni scorsi aveva manifestato grandi perplessità sulla capacità riscossiva e loro cosa fanno? La riconfermano anche per il futuro, con il rischio di andare in dissesto finanziario. Ed ancora, entro il 31 dicembre scorso, l’ente avrebbe dovuto certificare i debiti fuori bilancio ed anche questi rimangono un mistero e un dogma. Purtroppo ci duole non riuscire a comprendere quanti e quali siano questi debiti per poter offrire, com’è in nostro costume, delle proposte utili alternative. I nostri non sono capricci o delle polemiche sterili. Semplicemente, documenti alla mano, che non abbiamo”.