Basta affrontare i temi della sanità dal solo punto di vista economico. Occorre concentrarsi su quella che è l’offerta sanitaria e mettere in atto interventi immediati per offrire servizi dignitosi alle popolazioni della Sibaritide.
È quanto ribadisce il segretario generale comprensoriale Giuseppe Guido, chiedendo l’apertura di un confronto regionale e ribadendo che, anche alla luce della manifestazione di sabato scorso a Rossano, il Governo nazionale, la Regione e il Commissario Scura non possano più ignorare le istanze che provengono da questo territorio.
“Servono interventi subito! – tuona Guido – così come riportato sullo striscione che ha aperto il corteo della manifestazione, che ripristinino il negato diritto alla cura nel territorio della Sibaritide, così come, purtroppo, in tutta la Provincia ed in tutta la Regione. Senza bisogno di ulteriori sollecitazioni o manifestazioni ci aspettiamo l’apertura di un immediato confronto regionale che affronti la complessità del tema “salute” nella sua interezza.
Urge discutere di investimenti in risorse umane, a partire dallo sblocco delle 600 assunzioni previste dal decreto commissariale 30, serve fare il punto su medicina di base, rete territoriale e servizi socio/sanitari anche mediante una valutazione quali/quantitativa sulle risorse spese riferite al primo riparto del PAC misura anziani ed una corretta e trasparente programmazione del secondo riparto, rete dell’emergenza/urgenza e, naturalmente, discutere della fatiscente rete ospedaliera su cui, oggi ed in maniera non consona, è caricato interamente il bisogno di assistenza e cura delle popolazioni. In una Regione in cui, dopo anni di commissariamento, i livelli essenziali di assistenza non raggiungono la quota minima prevista dalla normativa vigente, la sanità non può continuare ad essere affrontata esclusivamente dal punto di vista economico, ma bisogna concentrarsi sul fronte dell’erogazione delle cure affinché non continuino ad essere i cittadini a veder ridotta la qualità e la quantità della assistenza”.
Altro capitolo la vicenda “Tecnis” e la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide. “Al Governo chiediamo, inoltre, – prosegue il segretario Cgil – di tutelare il diritto al salario dei lavoratori e il diritto alla salute dei cittadini scongiurando il rischio che la Tecnis, azienda vincitrice dell’appalto per la costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide, possa cessare l’attività a causa delle inadempienze della pubblica amministrazione. C’è un problema sociale che il Governo ha il dovere di affrontare e risolvere, affinché si possa immediatamente procedere alla cantierizzazione del nuovo ospedale consentendo all’impresa, giudicata estranea dai fatti contestati e da cui era scaturito il sequestro per infiltrazioni mafiose, di continuare a svolgere la propria attività.
Non consentiremo che il diritto alla salute possa essere messo in discussione dai debiti accumulati nei confronti della Tecnis da parte di stazioni appaltanti pubbliche!!
A tutela del sistema sanitario pubblico- conclude – ci aspettiamo immediate risposte dalle Istituzioni. Non possiamo continuare ad assistere al proliferare di strutture private e metteremo in atto ogni iniziativa politica e di lotta a difesa dei diritti dei più deboli”.