C’è ancora tanta delusione in casa Corigliano futsal per la retrocessione avvenuta sabato scorso. Pur vincendo, l’ultima gara della regular- season, la formazione jonica non riesce nell’impresa di agguantare almeno i play- out. Ironia del destino, la squadra coriglianese non accede agli spareggi per la classifica avulsa che a pari merito premia Cittanova e Cataforio. E pensare che bastava solo un punto per garantirsi la post- season e invece quell’unità utile si è smarrita per strada, nel corso di uno sciagurato torneo. Tante le gare dove bastava tutelare il risultato per assicurarsi addirittura qualche pareggio o vittoria in più ma poi tramutatasi addirittura, in minuti finali spesso fatali, in cocenti sconfitte. Certo sul campo le unità raccolte dal Corigliano futsal erano 21 ma causa il derby di ritorno contro l’Odissea Rossano, non giocato, sono diventate 20. Disputa dove all’epoca, per via di un ritardo degli arbitri dovute al maltempo di quei giorni, non si giocò perché il team coriglianese dopo un tira e molla tra le parti non volle più disputarlo. Alla luce dei fatti proprio quel punticino, tramutatosi in penalità e relativa sconfitta a tavolino, oggi sarebbe stato determinante. Di certo le vicissitudini e gli errori commessi nel corso di questa annata di serie B, dopo la rinuncia alla serie A e due dignitose stagioni di massima serie di calcio a a 5 nazionale, sono state tante: il capitolo allenatore, l’organico troppo risicato e giovane, le partenze e gli ingaggi non gestiti al meglio, i risultati e il nervosismo crescente scaturito in altre penalizzazioni e spiacevoli situazioni. Su tutti questi temi, interpellato ad hoc il presidente Fabio Olivieri che non si nasconde ammettendo: <<Gli sbagli ci sono stati e ci hanno penalizzato oltre misura. Resta l’amaro in bocca per come si sia complicato il cammino a causa di più circostanze. Ma se abbiamo le nostre colpe molti altri componenti e soggetti non si sono dimostrati all’altezza della situazione. Pur facendo presente determinati pecche non ho visto un riscontro anzi ci siamo attirati forse più attenzioni e in alcuni casi anche invidie addosso. E’ ovvio che avendo giocato due annate di serie A, tra sacrifici e soddisfazioni, avevamo già i riflettori puntati. Con la rinuncia e la ripartenza dalla B avendo ristretto budget e aspettative, nessuno aveva fatto proclami ma volevamo solo disputare una stagione di transizione. Ciò non è avvenuto anzi è arrivata una retrocessione troppo eccessiva e forse immeritata. Nessuno ha mai preteso regali ma notando bene tanti dettagli nessuno ne ci ha tutelati ne tanto meno ci è venuto incontro in molti termini. Tutti fattori da tenere in debita considerazione per l’avvenire perché anche nello sport elementi e situazioni possono mutare e orientarsi diversamente. Anche il capitolo arbitrale- specifica Olivieri- ha le sue colpe e lacune ma di contro non può essere un alibi.