La 181esima edizione dei tradizionali Fuochi di San Marco, evento identitario rossanese, sta per prendere il via e quest’anno, per la prima volta, fra i protagonisti ci sarà anche il WWF. Saranno infatti i volontari rossanesi dell’associazione a caratterizzare il fuoco, situato nella piazza del leone, sotto la chiesa di San Marco, attraverso una serie di attività legate alla diffusione di buone pratiche e all’attenzione alle tradizioni locali. Il fuoco è uno dei quattro patrocinati dal Comune di Rossano. “Un Fuoco per Amico” è il nome della campagna lanciata dal WWF che vuole sottolineare “la marcata differenza – si legge nella nota del WWF Rossano fascia jonica Sila Greca – fra i falò che i cittadini rossanesi accesero nella tragica notte del 24 aprile 1836 durante il terremoto, utili a trovare i dispersi e a scaldarsi visto che le case erano quasi tutte distrutte, e quelli che si accendono per “pulire” le campagne e che spesso e volentieri distruggono tutto trasformandosi in incendi.
Ci sarà dunque un angolo informativo ma sarà la tradizione a farla da padrona.
Intorno all’area del fuoco saranno esposte delle foto d’epoca relative al quartiere e dei pannelli ricorderanno tutti i nomi delle 89 vittime del terremoto, un vero e proprio angolo della memoria collettiva della nostra città. Sarà inoltre messa in scena un’opera teatrale scritta e diretta da Elisabetta Salatino dal titolo “A petra si mova, u cor’ s’arresta” che riprende le storie di alcuni personaggi realmente sopravvissuti al sisma del 1836 e che vedrà come interpreti Mario Graziano e Giovanni Misuraca del gruppo teatrale “Amici di Don Emilio” di contrada Amica. Non mancherà la musica tradizionale: si esibiranno infatti Corrado Fonsi con i “Cantaturi”, intermezzati da pezzi di musica popolari con strumenti della tradizione rossanese ad opera di Domenico e Giuseppe Graziano, Nilo Ruffo e Nicola Brunetti.
Sempre nel solco della tradizione saranno distribuiti gratuitamente vino, taralli e pane conzato”.