Megalotto 3 della S.S. 106: dialogo tra sordi tra quanti, associazione “Basta Vittime sulla S.S. 106 e sindaci ritengono urgente e indifferibile l’inizio dei lavori secondo l’attuale, seppur migliorabile, progettazione e quanti, Raspa e Comitato Civico ritengono devastante sul piano ambientale l’attuale progetto e si battono per il raddoppio, ove possibile, dell’attuale tracciato. In la conferenza-stampa svoltasi giovedì pomeriggio a Trebisacce e promossa dall’ing. Fabio Pugliese presidente della suddetta Associazione con l’intento di fare il punto sullo stato dell’arte del progetto e per provare a mettere a punto una proposta condivisa da tutti in realtà si è trasformata in una discussione accesa, a tratti anche animata, in cui ognuno dei presenti ha difeso le proprie tesi senza fare concessioni e/o scendere a compromessi, finendo forse per offrire al Governo l’alibi per tenere ancora in sospeso l’apertura dei cantieri nonostante, come ha rivelato l’ing. Pugliese dimostratosi molto informato su tutto, il progetto sia pronto e siano già disponibili le risorse economiche.
All’irrituale Conferenza Stampa coordinata dal giornalista Franco Maurella, oltre agli operatori dell’informazione, erano presenti i sindaci di Trebisacce Mundo, di Cassano Jonio Papasso e di Roseto Mazzia, diversi rappresentanti di Raspa (rete delle associazioni per l’autotutela) e inoltre alcuni rappresentanti del Comitato dei cittadini-proprietari dei terreni che saranno interessati al tracciato della nuova S.S. 106. In apertura l’ing. Pugliese, dopo aver fatto la cronistoria del travagliato cammino della 106, costato la vita a tantissime vittime della strada, ha chiarito che ora c’è finalmente un crono-programma e sarà compito dei sindaci di monitorarlo assiduamente e di tallonare il Ministero perché si dia al più presto inizio ai lavori. Secondo informazioni dirette l’ing. Pugliese il Ministero, avendo recepito il contenuto di 5 osservazioni ritenute “pertinenti”, ha deciso che a breve, dopo gli ultimi aggiustamenti, il progetto definitivo sarà ripresentato al Cipe per essere finanziato, non più diviso in due lotti ma per intero, per un costo complessivo di 1.219milini, alleggerito quindi rispetto al precedente di circa 300milioni di euro. Il presidente Pugliese ha quindi invitato i sindaci a non abbassare la guardia ed a costituire un apposito Coordinamento che si rechi mensilmente a Roma per esercitare la necessaria pressione sul Ministero. Unitaria la posizione dei tre sindaci presenti: bisogna fare presto, hanno sostenuto all’unisono, sia per ragioni di isolamento geografico, sia per ragioni di sicurezza ma soprattutto per alleviare la disperazione della gente senza lavoro, ma tutti e tre hanno sostenuto di voler esaminare il progetto prima di dare il via libera ai lavori. Unitaria, compatta e altrettanto determinata la rappresentanza della controparte (per il Comitato dei cittadini Rinaldo Chidichimo e per la Raspa Tullio De Paola), dichiaratisi altrettanto favorevoli alla realizzazione dell’opera ma solo attraverso “il raddoppio”, ove possibile, dell’esistente e quindi decisamente contrari allo spreco delle risorse dei cittadini e al massacro del territorio. Particolarmente risoluto nella difesa di un paesaggio già devastato l’avv. Chidichimo che, dopo aver ribadito la tesi del raddoppio già sperimentato in Puglia, in Lucania e sulla S.S. 538, supportato da autorevoli parei giurisprudenziali si è detto pronto a “far saltare il banco” con una denuncia di profilo penale.